Ho conosciuto questi due personaggi grazie alla grande rete, in realtà, per qualche strana coincidenza, Xslayer l'avevo conosciuto qualche annetto fa in vacanza. Personaggi alternativi e a prima vista "bizzarri". Così tra un bit e l'altro sono riuscito a reperire il loro lavoro e a repererire una breve intervista:
- Credo che gli Arabafenice siano innazitutto due personaggi assolutamente controversi e contraddittori, cosa mi dici al riguardo?
- "Beh, ti dico che hai ragione. Bullet Ballet ed io ci siamo conosciuti agli inizi del '98 nella grande rete e abbiamo da subito capito che eravamo fatti l'uno per l'altro. Fra di noi è subito nata un'amicizia basata su birra, esoterismo e sfasi mentali e nel 2004 ci siamo autoassegnati i ruoli all'interno del progetto: io ho iniziato a comporre, se così si può dire, e lui ad occuparsi della fonia e degli sfasi neurotronici. Quindi niente di che, secondo me siamo solo due cazzo di nevrotici che cercano di raccontare la loro liberazione mentale, o forse il contrario, attraverso la musica. Che poi ci riescano oppure no, è tutta un'altra storia. Poi guarda, se devo raccontarti di me a livello personale ti dico solo che sono un pazzoide schizzato e che la mia brama di successo è assolutamente contemporanea alla mia voglia di rimanere nell'ombra. Sono schizzofrenico, maniaco-depressivo, disagiato e parecchio stronzo."
- Quali sono gli artisti che vi influenzano di più?
- "Mah, guarda, gli artisti che ci hanno influenzato maggiormente sono quelli che vanno dalla musica underground anni '70 al noise, dalla drum&bass al synth-pop e via dicendo. Sono veramente molteplici le tipologie di musica che ci hanno in qualche modo contagiato. Questo non vuol dire che poi facciamo necessariamente roba di questo genere o al livello degli artisti che ascoltiamo, anche perchè non ne saremmo in grado, ma semplicemente che siamo stati parecchio colpiti da un certo tipo di lavoro che poi in qualche modo crea la tua personale visione della musica... e questo emerge molto durante la composizione. Ovviamente tutto questo è valido se si parla solo ed esclusivamente di arte in campo musicale, ma c'è da calcolare il fatto che non siamo influenzati solo da quella."
- So che tu e Bullet Ballet, per non parlare degli altri collaboratori, vi incontrate molto raramente. Come procedete quindi per portare a termine un lavoro? Come nasce una vostra canzone?
- "Devo ammettere che da questo punto di vista siamo molto indietro, visto che, come hai detto tu, Bullet Ballet ed io facciamo sempre molta fatica ad incontrarci per vari motivi. Questo influisce non poco su gran parte del lavoro e forse non ci permette di dare quel tocco in più che cerchiamo da tempo. In ogni caso stiamo lavorando per ovviare a questo impedimento. Il fatto è che una qualsiasi delle nostre tracce nasce via internet: io metto giù l'idea e la passo a Orna [Bullet Ballet], che si preoccupa di elaborarla secondo la sua personale visione per poi rimandarla a me che a mia volta mi preoccuperò di metetrci dell'altro... e così via fino a che non abbiamo qualcosa di concreto. Alla fine di questo processo ci preoccupiamo degli effetti, della compressione, del mastering, eccetera, eccetera. Tutte cose su cui peraltro dovremo molto lavorare, visto che non credo di esagerare definendo questa fase della nostra produzione assolutamente scandalosa... la nostra qualità sonora va necessariamente migliorata."
- Che tipo di strumentazione usate per produrre la vostra musica?
- "Utilizziamo poca, anzi pochissima, roba. Principalmente un PC, una tastiera con tecnologia aftertouch, un controller midi, una chitarra elettrica, una chitarra acustica e un mixer con giusto un paio di canali. Prima di crearci un vero e proprio laboratorio tutto nostro dovremo riuscire a ricavare molto di più dalla tecnologia che ci ritroviamo normalmente ad usare, visto che per il momento non siamo molto più che degli smanettoni del settore."
- Cosa vi aspettate dal vostro lavoro?
- "Assolutamente niente."
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