Sono passati poco più di sei anni da quando lavoravo in una cucina. Non ero un cuoco, non lo sono neanche adesso.
Il mio ufficio era la cucina di un bilocale in una via minuscola, paesana, ma inspiegabilmente collocata in piena Torino.
Dietro di me, il piano cottura, con una piccola parte del magazzino appoggiata sopra, utile per un inventario veloce.
Davanti a me, un pc, una stampante, un cellulare. Alla mia sinistra un balcone sul cortile interno (lordo).

Alla mia destra, la stanza dei capi (un minuscolo salottino buio), con un mega impianto, uno schermo da 40'' e una playlist costantemente aggiornata.
Un giorno estivo, è partita una canzone. Una canzone che non l'estate non ha un cazzo a che fare, nemmeno con me. Eppure mi sono alzato dalla mia scrivania, e mi sono precipitato davanti al mega SONY: "Fright Night (Nevermore) - Ariel Pink's Haunted Graffiti". C'è voluto più tempo per leggere il titolo, che per innamorarmi di quella canzone. Come un adolescente l'amavo, ma non riuscivo ad ascoltarla, mi piangeva l'anima a sentirla. Ho pensato che quanto meno avesse meritato un ascolto per avermi tanato. Non capivo cosa mi avesse fatto ma c'era riuscito.

Qualche anno dopo (ma si fa prima a dire due mesi fa), avendo saputo che si faceva vivo nello stivale ho pensato che non avrei voluto perdere l'occasione, dato che col tempo ho assimilato quel Before Today e mi sono divertito con il nuovo Pom Pom, e mai ho preso così tanto sul serio un artista che fa tutto fuorché prendersi sul serio. Io ho covato affetto, stima, empatia, e qualche giorno fa, dopo un litro di Chardonnay, io e Marti ci ritroviamo all'interno del DLF di Bologna, dove sta il Locomotiv, io non c'ero mai stato ma Fil c'ha suonato e m'ha detto che è un bel posto.
Un po' ero agitato e un po' me ne vergognavo, questo brutto bastardo mi faceva sentire un teenager, ma ha saputo fare di peggio. All'entrata un minuscolo banchetto del merchandising, con lui a vendere i vinili. Sono subito tornato col pensiero a quando ho ascoltato per la prima volta il sopracitato pezzo, alle corse in macchina con Round and Round con le lacrime agli occhi e la utopica ed ingenua voglia di riappacificare il mondo, glielo potevo dire, potevo fargli capire che era un bastardo che ce l'aveva fatto, aveva toccato un cuore.
Che cosa ho saputo dirgli?

-indico il vinile di Pom Pom: "How much?"

How.

Much.

Bravo Ale, che bella personalità hai tirato fuori, gliel'hai fatta vedere. Tu e tutto quello che ti sei immaginato, perché di discorsi ne hai immaginati, tu e tutti i tuoi pensieri, le tue emozioni. Bravo ragazzo, complimenti.

How.

Much.

E il concerto? E il concerto mi ha risollevato il morale, ma niente Fright Night. Sai che ti dico? Te lo sei meritato ale.


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