"Se Dio avesse voluto che gli umani migrassero verso altre stelle, ci avrebbe dato una Luna, Marte, gli asteroidi, i pianeti esterni e i rispettivi satelliti, e la nube di Oort di comete" Ben Finney (antropologo).

Smith, corrispondente scientifico del Daily Mirror, giornalista indipendente, specializzato in argomenti inerenti lo spazio, ha realizzato un ottimo lavoro in questo volume scientifico. Non solo ha seguito i programmi spaziali Gemini, Apollo e Apollo Soyuz, ma si è recato spesso a Cape Canaveral e al centro Nasa, inoltre si è occupato del programma spaziale sovietico, studiando la lingua russa. Questo interessante libro (210 pagine, Muzzio Biblioteca), nonostante sia stato pubblicato ben vent'anni fa (© 1989 IOP Publishing Ltd), risulta ancora notevole, sia per gli argomenti trattati, sia come punto di riferimento con le informazioni ottenute su Marte fino ad oggi.

Lo scopo principale del trattato, è quello di dimostrare che la sola colonizzazione possibile di un altro pianeta del Sistema Solare è quella del 'Pianeta Rosso'. Per la sua tinta rossastra (ossido di ferro), 3000 anni fa i sacerdoti astronomi-astrologi dell'antica Babilonia lo chiamarono Nergal, dal nome del dio della morte e della pestilenza. Dal 1877, quando Schiaparelli osservò Marte pensando che i suoi canali fossero artificiali, fino alle prime missioni di avvicinamento di sonde spaziali, di messa in orbita e di discesa sulla sua superficie, molto è stato svelato. L'avvento di sofisticate tecnologie ci ha permesso di analizzare approfonditamente Marte, soprattutto quando il 31 luglio 2008 il modulo Phoenix scoprì acqua (H2O) sotto forma di ghiaccio. Il libro suddiviso in 9 capitoli, si addentra nello studio del pianeta, sulle prime sonde (in particolare i Viking 1 e 2), sulla ricerca di possibili forme di vita, nei fattori umani (aspetti psicologici e fisici dell'uomo e della donna nello spazio), sui costi di un'esplorazione e di una sua possibile e futura trasformazione per ospitare la nostra razza (terraformazione e ingegneria planetaria). Il problema dei costi è di estrema importanza. Le spese necessarie per una spedizione su Marte, incontreranno tenaci opposizioni per problemi come: la fame nel Terzo Mondo, il deterioramento ambientale, e la povertà in progressivo aumento. Si tratta di argomenti infinitamente complessi, densi di dettagli tecnico-economici che presentano pro e contro. Il processo di terraformazione serve per creare un pianeta in grado di sostenere un ecosistema, modificando la composizione chimica dell'atmosfera, in modo da renderla simile a quella della Terra e quindi abitabile per l'uomo. Procedimenti come l'utilizzo di impianti per aumentare la temperatura, specchi orbitanti per concentrare sul pianeta la luce solare, piante per trasformare il biossido di carbonio (CO2) in ossigeno, e produzioni di grandi quantità di CFC, attualmente sembrerebbero fantascientifici. I clorofluorocarburi (CFC), nonostante siano conosciuti come i 'killer dell'ozono', hanno la capacità di innescare un potente 'effetto serra'. Il termine 'terraformazione' fu ideato dal grande scrittore di FS Jack Williamson (1908-2006). Una tale impresa richiederebbe secoli per poter essere attuata. Nondimeno alcuni scienziati stanno dedicando tempo e studi su questi argomenti. Forse un giorno tutto ciò potrebbe diventare realtà...

Smith afferma che lo sbarco di un equipaggio umano su Marte sarà comunque inevitabile. Tenendo conto che le risorse della Terra non sono infinite e che sono state pericolosamente abusate dal crescente aumento della popolazione umana, Marte potrebbe fornirci parte delle materie quasi esaurite sul nostro prezioso pianeta. Per i nostri discendenti potrebbe costituire un vero 'nuovo mondo' da esplorare. Per ottenere un simile risultato, sarebbe più logico ed auspicabile un immenso sforzo combinato di tutte le nazioni.

L'autore ringrazia i membri dello staff Affari Pubblici della Nasa, quelli del Jet Propulsion Laboratory, il Centro di Volo Spaziale Marshall ed il Centro di Ricerca Ames, per l'assistenza, i materiali e le illustrazioni fornitigli. Per il 2011 è prevista una missione con l'MSL (Mars Science Laboratory), un rover Nasa, dotato di strumenti scientifici più avanzati rispetto alle precedenti missioni. Il suo compito sarà quello di scandagliare le possibilità del pianeta di sostenere la vita. In questa occasione ho preferito inserire un'immagine di Marte, molto più suggestiva rispetto alla copertina del libro, anche perchè non sono riuscito a rintracciarla...

Saluti Marziani ©.

Carico i commenti... con calma