Dopo "Shadows Are Security" che aveva procurato loro molte soddisfazioni i quattro di San Diego tornano con "An Ocean Between Us" un disco portatore di un vento di cambiamento all'interno della discografia.
Si può affermare che la pesantezza e la monoliticità che avevano contraddistinto il precedente capitolo qui viene in parte accontanata a favore dell'uso più continuo di linee melodiche, e criticate da più di qualcuno, del nuovo bassista Josh Gilbert, che porta la band sulla pista principale del classico metalcore di band quali i Killswitch Engage, nonostante gli screaming/growl di Tim Lambesis rimangono graffianti come al solito.
Ma intendiamoci, il lavoro va dritto al punto, le linee melodiche stanno al loro posto, e nonostante le influenze di metal estremo vengono in parte accontonate, il risultato finale rimane più che buono. Altro che Bullet For My Valentine!
Da segnalare l'ottima title-track "An Ocena Between Us" con la batteria triggeratissima di Jordan Mancino, "Forsaken" e "The Sound Of The Truth" (dotate entrambe di ritornelli killer) che fanno il paio con altri episodi che mostrano ora influenze thrash ("Bury Us All", "Within Destruction" e "Comfort Betrays) ora più melodiche e dilatate ("I Never Wanted", capitolo a sé stante).
La terza traccia "Nothing Left" invece si distingue per il ritmo a singhiozzo delle chitarre.
Se questo è il vostro genere preferito apprezzerete per certo questo disco che vi farà gioire.
Però non venite a chiedermi chi vince a braccio di ferro tra questo e Shadows Are Security, perchè ancora devo capirlo...
Elenco tracce testi e video
08 Bury Us All (02:23)
I see them coming
With shrouds to bury us all
Before we were born they shaped our lives
Leading us into an unmarked grave
In moments life could end
So I will speak while I can
This is my chance
My time to stand
We may fail alone but that is better
Than dying with them only to be forgotten
I for one would rather suffer now
Than leave this life without passion
This is our chance
Our time to stand
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Altre recensioni
Di Jester
Il quintetto di San Diego torna alla carica con un nuovo full lenght che segna il loro passaggio da follower a leader del movimento christian metalcore.
La formula compositiva adottata dai Nostri si mantiene sempre ben bilanciata tra pesantezza e melodia, senza scivolare nell’aggressività fine a se stessa.