"Errata-Corrige", si leggeva nei vecchi libri, e così devono aver pensato gli Assassin alla pubblicazione del secondo album, dopo il grezzo esordio Speed-Thrash "The Upcoming Terror".

Nella band c'è un rimpasto: via il chitarrista Scholli e dentro il futuro Sodom Michael Hoffman, mentre al posto del batterista Psyco Danger arriva Frank Nellen. Nel 1988 è pronto il corto "Interstellar Experience" che mostra un sensibile miglioramento del songwriting, con un drummer sempre fulmineo ma più tecnico, con soluzioni di chitarra più vivide sia nei solos che in ritmica. Tuttavia non ricevono lo sfratto le lacune della voce e pure la produzione del guru Harris Johns è altalenante, addirittura all'interno della stessa canzone: in talune relega nell'aldilà la sezione ritmica a favore della voce e delle chitarre, in altre fa emergere la batteria e soffoca le asce.

"Abstract War" (ripresa recentemente dagli Invocator) è il petardo di apertura veloce, con cori Bay Area, a dimostrazione della volontà del gruppo di americanizzarsi per sfuggire al clichè del gruppaccio tedesco dal sound ossequioso delle band-corporazioni tedesche. Il magma musicale è più compresso, tagliente, e il batterista opta per soluzioni più varie, senza però che l'impatto ne risenta. "AGD" insiste con la lesson ibrida yankee-tedesca, risultando la canzone più orecchiabile delle otto contenute in questo platter, dalla splendida copertina alla "Jeepers Creepers" in chiave spaziale. Le altre song sono multiformi con "Resolution 588" sempre a velocità sostenute riguardante una soluzione O.N.U sulla guerra Iran-Iraq che prosegue il dibattito war & pain del disco precedente.

All'opposto si colloca invece "Junk Food" che contiene temi ironici (che puzzano di Anthrax) laddove "A Message To Survive" propone Thrash contorto e confusionario, a dire il vero irritante, con distorsioni alla chitarra alla Rick Rozz mescolate a velocità assurde della batteria (tutto sommato non nuove): un guazzabuglio caciarone che sembra piazzzato lì per i fans dell'album precedente, anche se nella parte centrale c'è uno stacco simil-bolero che si combina con il gusto dei "rendez-vous" astrali.

Gli Assassin dimostrano di aver progredito dal punto di vista compositivo, e grafico, se vogliamo, ma latita quel "phisique du role" che abbiamo notato in band più acclamate come Kreator, che confezionano un'ottimo prodotto lo stesso anno con "Terrible Certainty" dal fascino resistente all'usura del tempo.

Dopo questa "Esperienza Intestellare" gli Assassin incideranno un demo prima di sciogliersi senza rimpianti.

Elenco tracce e video

01   Abstract War (05:13)

03   A Message to Survive (03:17)

04   Pipeline (01:26)

05   Resolution 588 (04:17)

06   Junk Food (03:38)

07   Interstellar Experience (03:32)

08   Baka (02:28)

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