Gli Assassin hanno personificato il "Free For All" del Thrash tedesco, una gigantesca rissa musicale di proporzioni enormi, dal feeling apocalittico, basato essenzialmente su un cocktail sonico di Slayer, periodo "Hell Awaits" per intenderci, abbinato ad una capacità di scrittura più timorata e prerogative strumentali inferiori.

Questo quintetto di Dusseldorf nasce nel 1983 e dopo diversi demotape esordisce nel 1987 con questo "The Upcoming Terror" che assembla otto schegge di "Thrash Attack" prodotte da Kalle Trapp (già coi Pestilence di "Malleus Maleficarum"), suonate al massimo dei giri, senza compromessi, quasi prive di melodia, provviste di solos distorti e solcate dalla voce di Robert Gonella, una specie di incrocio tra Paul Baloff degli Exodus e Milland Petrozza dei conterranei Kreator.

Gli Assassin rimangono su un piano inferiore rispetto alle band della triade teutonica Sodom-Kreator-Destruction, finendo nel dimenticatoio celermente dopo due release discografiche, probabilmente per carenza di ispirazione, per il timbro vocale non digerito dal pubblico, ma soprattutto per la produzione austerity dei loro unici due capitoli discografici.

In questo full-lenght, ad esempio, viene dato risalto al suono della batteria, esplosivo come non mai. Guardando la situazione dal punto di vista storico, la band è nata più o meno quando le altre congreghe teutoniche (vedi www.metal-archives.com) e nonostante ciò è rimasta al palo, come i canadesi Razor nel continente americano. Perchè? La voce di Gonella appare lacerante, da incubo notturno, tuttavia monotona e forzata sulla lunga distanza. A questo si aggiunga che i pezzi veloci non hanno classe da vendere, anche se qualche episodio è ben riuscito tipo "Forbidden Reality" che ha un 'ossatura più complessa, specie nell'introduzione, oppure la strumentale "Speed Of Light" che è una song manifesto della statura musicale degli Assassin. Ben riuscita la copertina, invece, ispiratrice della cover di "Realm Of Chaos" dei Bolt Thrower. In "Assassin" c'è un rallentamento della furia ritmica a favore di chitarre acustiche su sfondo dark, che poi sfociano in un brano roccioso, prima dell'arrivo di "Bullets" il pezzo più devastante del lotto, veramente una prova di forza del batterista Psyco Danger ed un classico dei live act.

Le tematiche dei testi affrontano il problema della guerra in ogni salsa, scevri quindi da proclami satanisti o metal on metal. Il resto delle track risulta su un piano di mediocritas neppure aurea che però, col passare del tempo, trova posto nella rappresentazione dell'Amarcord-Thrash, una forma di espressione mediatica, di giornali specializzati e label discografiche, che si propone di ingigantire e rivalutare band degli anni '80 (vedi Exumer e Violent Force) che si trovavano a suonare la stessa musica di band più blasonate, salvo poi sparire dal tappeto dell'umanità e riapparire con reunion senz'anima anni più tardi. Capolavoro questo "The Upcoming Terror" lo sarebbe stato se non fossero mai esistite le band della triade: ma non bisogna scoraggiarsi. Gli Assassin torneranno dopo dodici mesi con formazione modificata per due quinti e con un discreto dall'ottima copertina, oltre che al sound Thrash influenzato dalle band americane.

Nel 2003 esce un nuovo album degli Assassin "The Club": la copertina orrenda spaventa acquirenti e recensori di tutto il mondo

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