Anche quando s' inventarono il jazz.tango per fare scalpore io mi prestai, perchè avevo bisogno di essere conosciuto. Anche allora mi buttai nell'avventura con ironia, con scetticismo ma il tango mi riprese e mi avvolse, costringendomi a credere in quell'operazione che era soltanto commerciale e quando proprio a Milano incisi "Summit" con Mulligan, anche lui non ci credeva ma aveva finito per esserne ammaliato"

Con queste parole Astor Piazzolla descrive la nascita di una collaborazione per molti versi casuale ma risultata innovativa e di grande rilevanza per l’incontro tra due mondi espressivi sino ad allora separati ed apparentemente inconciliabili.

A quei tempi, parliamo del ’74 e dintorni, Piazzolla con il suo fedele bandoneon era di casa in Italia dove appariva in televisione con Mina e dove realizzava numerosi dischi diventati poi imprescindibili nella sua pur sterminata produzione. Album come "Libertango" e la "Suite Troileana" vengono alla luce in quegli anni proprio in Italia.

Dal canto suo Gerry Mulligan viveva a Milano dove frequentava i jazz club e dove era molto popolare per la quantità di  concerti e collaborazioni. Il suo sax baritono costituiva in quegli anni un punto di riferimento ed era un privilegio ospitarlo e suonare con lui.

 Il Summit avvenne proprio a Milano e fu registrato con l’ausilio di musicisti italiani e non voglio far torto a nessuno ricordando tra gli altri il giovane Tullio De Piscopo e il chitarrista Bruno De Filippi, ma anche Alberto Baldan, Filippo Daccò, Angel Pocho Gatti, Giuseppe Prestipino, Gianni Zilioli, Umberto Benedetti Michelangeli, Renato Riccio ed Ennio Miori. Completava l'ensemble un'orchestra di archi.

Fu una registrazione praticamente orchestrale, piuttosto complicata e laboriosa soprattutto per le continue modifiche che i due leaders apportavano continuamente.

I brani, tutti di Piazzolla tranne uno di Mulligan, sono diventati dei classici su cui spicca la title track con il suo magico crescendo.

Un vero e proprio concerto per bandoneon, sassofono e orchestra. Un disco di rara bellezza che è stato definito un inno alla vita.

Certo è che si porta sulle spalle ben 35 anni di elegante e raffinata esistenza e credetemi se li porta benissimo.

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