C'è voglia di novità in giro, ma purtroppo questa voglia non viene accontentata, a meno che non vi piaccia Abs... Ecco, la pensavo così prima di vedere un video non bello, ma geniale nella sua semplicità: El Salvador. Nel video c'è un tizio con al posto della faccia la copertina di un 45 giri che cerca di farsi curare per tornare normale; la canzone mi entra in testa e due giorni dopo sto già scartando il cd...

E' un affare! 12 pezzi che spaziano dalla tranquillità alla frenesia, dall'allegria ad una tristezza nostalgica. Il classico schema strofa-ritornello viene mescolato, reimpastato e rivoluzionato; nelle varie canzoni spesso e volentieri ci troviamo a dover sentire strofe delicate per 2 minuti di fila, per poi scoprire ritornelli aperti che si protraggono fino alla chiusura del pezzo.

Questi inglesi si definiscono la risposta inglese ai Pavement, ma secondo me sono semplicemente i Coldplay più allegri e naif. Le tracce si amalgano bene tra loro, formando quasi un opera unica che si suddivide in più capitoli; i testi sono originali e significativi, le melodie orecchiabili ma comunque abbastanza sofisticate.

Non fatevi ingannare dalla strofa di El Salvador, purtoppo così simile a quella di Complicated di Avril Lavigne (faccio comunque presente che si tratta di un giro di accordi molto comune), non c'è nulla di riciclato in questo disco e nulla di commerciale. Secondo me uno dei gruppi inglesi più interessanti degli ultimi anni.

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