Per il passatempo mio e di quel manipolo di utenti che mi segue con interesse, dedicherò una parte di quest’estate a colmare il grosso buco persistente in questo sito riguardo alla discografia degli Atlanta Rhythm Section, ottima formazione di rock sudista attiva dal 1972 ai giorni nostri, anche se è da più di un quarto di secolo che non producono musica inedita.
Ma perché tale soggettivo incaponimento? La classifica storica e massmediatica dei gruppi del cosiddetto Southern Rock recita, per le prime tre posizioni, più o meno:
- Allman Brothers
- Lynyrd Skynyrd
- ZZ Top
La mia personale è peraltro ben diversa:
- Atlanta Rhythm Section
- Blackberry Smoke
- 38 Special
Perciò la mia iniziativa è dovuta a franco e sempiterno amore, misto a riconoscenza ed ammirazione per tale realtà musicale, semi sconosciuta dalle nostre parti pur essendo dotata di classe e consistenza musicale ben superiori ai compagni di cordata in ambito Southern.
Questa loro prima opera è del 1972, la Sezione Ritmica di Atlanta smette qui di suonare nei dischi degli altri e si mette in proprio, assoldando un discreto cantante tal Rodney Justo che durerà solo lo spazio di questo esordio, salvo essere recuperato negli anni duemila per reiterare sui palchi d’America il cospicuo catalogo della band.
L’album è piacevole ma ancora poco incisivo, in definitiva il meno interessante di carriera. Segnalo solo l’ottima “Another Man’s Woman (It’s So Hard)”, poi ripresa nel quinto album e dilatata sul palco, con quella sua coda strumentale resa da urlo. Distintivo poi il fatto che, per ora, in formazione vi sia un solo chitarrista (del resto eccellente, anzi… un maestro!), fatto inusuale nel rock sudista.
Elenco e tracce
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