"Ti stai rammollendo. E' ufficiale"

Così si è permesso di commentare l'utente Lector la mia recensione di ieri sul grande Steve Wynn.

Lector vuole la guerra; una guerra totale. Ed allora beccati questa nera fiammata.

"Un cielo plumbeo dove minacciose nuvole nere si stanno addensando; una gelida nebbia verde sale dal terreno di un camposanto. Arcane croci di freddo granito sono ancora visibili nel nebbioso mare sottostante che si sta diffondendo nella pianura; un albero scheletrico morente appare in lontananza. Manca soltanto la scarnificata mano di uno zombie che fuoriesce dalla sua secolare e fangosa tomba; la morte è l’inizio della fine, per tutti noi. Così si presenta la copertina di questa raccolta, edita nell’anno 1990 dall’etichetta discografica teutonica "Nuclear Blast"; label che ha contribuito, insieme all’inglese "Earache Records" alla diffusione mondiale del Death Metal, ed in generale della musica estrema.

Una quindicina le band che vanno a comporre l'insano lavoro; brani nella maggior parte dei casi registrati male, malissimo: ma va bene così per chi prova piacere e godimento in questo frastuono immondo. Con una tecnica il più delle volte approssimativa se non scadente; gruppi che hanno fatto la storia dell’estremismo sonoro. Alcune di loro esistono ancora, anche se hanno purtroppo abbandonato l’efferatezza degli esordi.

Nessuna concessione melodica, nessun rallentamento e virtuosismo: soltanto cieca violenza verbale ed in musica, attraverso gli oltre settanta minuti di questo primo parto di una lunga serie di raccolte, almeno sette, che negli anni la "Nuclear Blast" proporrà a scadenza regolare.

Un intro di pochi secondi, pregno già di umori nerissimi e catacombali: è il primo brano e tocca ai Defecation dare il via ai successivi depravati minuti. Un Death Metal aggressivo oltre ogni misura il loro, con quella voce strappata che lacera i timpani: sono Mitch e Mick Harris, impegnati anche nei Napalm Death, le menti di questo progetto che avrà breve vita. Si prosegue con l’ascolto senza avere un solo attimo di necessaria tregua: Atrocity, Benediction, Pungent Stench, Righteous Pigs, Incubus. Una, dieci, cento mazzate colossali che martirizzano letteralmente l’ascoltatore. Un flusso immondo di fango pestilenziale: come un Acheronte in piena che spazza via ogni appiglio, ogni speranza. Minuti infiniti, per lunghi tratti cacofonici.

E’ la volta degli americani Master, impegnati a distruggere e fare a pezzi "Children of the Grave" dei maestri Black Sabbath; ma il brano più terrificante è quello che conclude la ferale raccolta. Gli oltre sei minuti di "Dismembered" degli svedesi Dismember; lascio a voi scoprirne la bellezza (morbosa). La strada per l’Inferno è indicata con il sangue rappreso di profonde ferite che l’ascolto ha (de)generato."

Stanne lontano, non farti irretire, potrebbe esserti fatale Lector...DEATH is just the beginning...Ahahahahahahahahahahaha...

P.S. Concepita e scritta a penna tanto tempo fa in una piovosa e lugubre serata, ai cancelli del cimitero nei pressi della mia abitazione; chiuso in automobile, solo ed al buio. Con un diffuso terrore addosso...Massacre Of The Unborn...

Ad Maiora.

Carico i commenti... con calma