Difficile tradurre in parole l'emozioni evocate da questo poema musicale. Si riciclano frasi fatte, pensieri altrui, facile cadere in una rettorica d'accatto , in un manierismo artificioso che fa navigare il pensiero oltre il sicuro approdo del nostro sincero sentire.

Appunto , molto difficile. Come si fa a comunicare solo con il cuore la bellezza, scordando per un attimo il libretto delle belle vuote frasi che abbiamo in testa come allegati delle collane dei grandi artigiani delle parole vendute mensilmente nelle edicole. Parole. Parole, se ci sbatti il pugno quello che si sente è solo un sordo vuoto eco.

Come spiegare che "Enthraled By The Wind Of Lonelienes" dello Svedese Peter Anderson è un capolavoro.

Solitario ambient notturno. Onirica natura, elettronica, canti gregoriani, misteriose etniche percussioni, ombre emerse da un gotico universo,gelida inquietudine, metafisici Dead Can Dance, vampireschi Popol Vuh, manipolati in totale isolamento creando un mondo oltre le nebbie, le rovine di una cattedrale abitata da misteriose presenze.

Parole. Parole che non renderanno mai giustizia a questa irraggiungibile sinfonia di desolante solitudine che con la sua bellezza scalda l'anima.

Carico i commenti...  con calma