Sono il fenomeno underground del momento, ma dureranno molto più di un momento, e sono sempre meno "underground".

"Black Rainbow" (2011) è il secondo pugno nello stomaco degli Aucan; forse è dubstep forse no, dubcore o qualche versione malata del post-rock, in realtà mi interessa fino ad un certo punto, è musica con le palle.

Un album diverso dall'esordio omonimo del 2008, ancora grezzo. Qui i suoni sono pieni e potenti, curatissimi; già l'ep "DNA" (2010) aveva indicato la via, la violenza di "Crisis" si riverbera un anno dopo nei solchi di Black Rainbow, che è un capolavoro, l'avrete capito, una vera scarica di pesanti colpi che ammazzano. "Heartless", la title-track, la freddezza crudele delle poche parole di "Away!".

Vederli live è un'esperienza di vita, ma su disco l'energia è comunque sufficiente a cambiarti la giornata.

Questa è la musica dei duemiladieci: su i cappucci.

Elenco tracce e video

01   Blurred (04:07)

02   Heartless (04:00)

03   Red Minoga (short edit) (04:34)

04   Sound Pressure Level (02:51)

05   Storm (05:37)

06   Embarque (02:11)

07   Save Yourself (03:24)

08   Underwater Music (04:35)

09   In a Land (03:04)

10   Away! (05:34)

11   Black Rainbow (05:29)

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