Gli Autopilot off sono un quartetto di Orange County, formatosi nel 1996. Dopo un EP di debutto nel 2004 esce l'album di esordio: "Make A Sound". Prodotto da Greg Nori, lo stesso dei Sum 41, questo disco è composto da 12 canzoni.

L'album inizia con la titletrack "Make A Sound", il ritmo è veloce ed è tra i pezzi più belli dell'album. A far la padrona è il batterista Phil Robinson e le elevate capacità canore di Chirs Johnsson. Questo pezzo inoltre fa parte della colonna sonora del gioco Burnout Takedown. La scelta di vedere diversi loro pezzi tra giochi vari e film come X-MEN 3, ha fatto in modo che i 4 sconosciuti di OC, diventassero famosi.
Anche il secondo pezzo "Clockwork" e stato venduto a 2 videogames e nella composizione è molto simile al pezzo precedente. Anche qui la stessa formula, buona prestazione di Robinson alla batteria, accordi veloci ma mai scontati e ottima performance vocale da parte del vocalist e chitarrista Chris Johnsson. Falsa copia dei pezzi precedenti è "Blind Truth" un po' più noioso invece il "I Know You're Waiting" però si fa ascoltare grazie soprattutto a dei riff graffianti nel finale.

Finalmente arriviamo al pezzo più bello dell'album "12Th day", altro che Blink, e Sum 41 e Feeder. Questa canzone è caratterizzata da velocità, discreta potenza, testo riflessivo post 11/09 e sopratutto un bellissimo assolo finale dove sembra che la canzone stia mutando, non per nulla questa colonna sonora fa parte dell'O.S.T. di X-MEN 3.

La parte centrale dell'album è ottima, ricca di energia con testi più seri e con sonorità più alternative. In "What I Want", pezzo non eccezionale c'è la collaborazione del leader dei Rancid nella stesura del testo e in "Voice In The Dark" vi è la presenza del pianoforte.
"Divine Intervention" ha dei ritmi lenti ed è l'unico pezzo lento dell'album. Fatto con 2-3 accordi, senza uso di batteria, è esageratamente semplice.
La fine dell'album segue le orme della parte iniziale dell CD, allegria, vivacità e stile pienamente emo-punk.

Discreto lavoro, buono nel suo genere, ma è quest'ultimo che ultimamente viene riproposto diverse volte e che rende, alla lunga, un pò scontato questo album. CD vivace, da ascoltare in auto, quando si fa finta di studiare o quando si vuole fare qualcos'altro, certamente non c'è da annoiarsi.

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