Con “Have you Fed the Fish?” Badly Drawn boy abbandona, almeno momentaneamente, le sue radici lo-fi, per terreni più soleggiati e ritmati.
Alla produzione ritroviamo, come gia in “About a Boy” (colonna sonora del film omonimo), Tom Rothrock, al contrario del primo album dove mancava la figura del produttore. Il suono ne risente, gli arrangiamenti risultano più complessi ed è maggiore lo spazio riservato a fiati, archi e tastiere rispetto che nel precedente “The Hour of Bewilderbeast”.
Il risultato? Ugualmente sorprendente secondo me.
Damon Gough a dispetto del suo carattere timido e chiuso, del suo modo lento e prolisso di parlare, riesce a distillare perle poetiche in forma di canzoni pop di tre minuti. Tutte perfette, tutte romantiche e sognanti.
I più hanno ritenuto questo secondo album (terzo se si calcola la colonna sonora di “About A Boy”) leggermente inferiore all’esordio. Io ritengo che i due siano semplicemente diversi. Bellissimi entrambi a modo loro.
Se l’esordio prediligeva il binomio vincente Damon/chitarra, esaltando la scrittura dell’autore, in questa seconda tappa della sua carriera il “ragazzo disegnato male” preferisce dare più spazio alla magniloquenza degli arrangiamenti.
Un album in grado di infiammare la lenta quotidianità.
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