Una mazza ricavata dal legno di un albero spaccato in due da un fulmine. "Wonderboy" accompagna Roy Hobbs per più di trent'anni della sua vita. Fin dall'infanzia vissuta in una America arcaica e contadina Roy è un predestinato; futuro campione di baseball e molto probabilmente record man in grado di entrare nella storia.
"The Natural" è un romanzo dello scrittore Bernard Malamud e ci racconta un pezzo di vita di un ragazzo dotato di un talento straordinario per il baseball, grande lanciatore, grande battitore e grande in tutto il resto.
Nel '84 la storia di Roy Hobbs diventa un film in cui il volto dello sfortunato protagonista è quello di un maturo Robert Redford. "The Natural" non riporta semplicemente una storia di sport, vuole essere qualcosa di più. Cerca di aprire molte riflessioni su cosa sia un dono e come lo si possa sfruttare nel migliore dei modi e quanto conti il caso e la serendipità nella vita. Un fulmine dona a Roy la possibilità di fare un'infinità di fuoricampo, di diventare il possibile idolo di folle da stadio in cerca di grandi emozioni. Ma le scelte nella vita portano sempre delle conseguenze e per Roy quelle sbagliate gli scaricano addosso un'infinità di macigni e il suo naturale talento non può fare nulla per evitare una deriva umana che sembra impossibile da fermare. Il riscatto sarà lento e porterà il protagonista a crescere e a ritrovarsi una sera a dover battere l'ultimo fuoricampo per salvare sé stesso, per dare un senso al suo dono, allo sport che ama.
Il film ha il pregio di avere molti passaggi di grande effetto ma la magia un po' si perde e la storia di questo ragazzo in cerca del suo destino sottrattogli troppo presto da una donna (Barbara Hershey) e dalla sua pistola ne risente. I primi trenta minuti sono confusionari e con ritmi non idonei ad una narrazione che vuole essere coinvolgente, tutto molto veloce e ci si perde troppo spesso. Nell'ultima ora però Levinson riesce a dare finalmente una forma precisa al film e si trova l'equilibrio tra lo spettacolo e il racconto intimo. Lo sguardo di Roy verso la sua "Wonderboy" spaccata in due da un lancio in una sera d'estate è il momento chiave del film; è tutto terminato, il sogno di una vita è ormai giunto al termine per Roy, ma c'è il tempo di un ultimo lancio, l'ultima palla colpita che attraversa i riflettori mandandoli in pezzi e tra mille scintille la corsa lungo il perimetro del diamante. L'ultimo punto che chiude la parabola di un eroe, o forse più semplicemente una parentesi nella vita di un uomo.
Grande cast, oltre Redford, Glenn Close, Robert Duvall e Kim Basinger per una storia che ha il pregio di lasciare subito il segno.
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