Sai quando ti viene quella voglia di jazz e anfetamine?
BAZOOKA!
Non è la risposta sciocca di un nerd per dimostrare la propria inclinazione al sarcasmo (anche se un nerd c'è, e sono io. Ma sorvoliamo) ma un incendiario trio di jazzanfetaminicochesfondacranieculi. Andiamo con ordine: Tony Atherton al sassofono, Bill Crawford al basso e Vince Meghrouni alla batteria vengono adottati da mamma SST, eh sì figlioli cari proprio l'etichettina parto della sei corde della bandiera nera Greg Ginn. Perchè l'attitudine non è roba da stronzi. O forse sì. In questo caso comunque ne troviamo a palate, tanta quanta il jazz tutto nervi che propone il trio.
Anzitutto i titoli sono qualcosa di magnifico: apre la danza l'urlo di "In Defense Of Phallic Power Totems II" ritmo nervoso, svolazzate saxiste, stop'n'go e svisata distruttiva tutti per voi, e continua con gli orgasmi al sapor coltraniano di "Reptillicus Promiscuous" farcito con particella solista bassista bastardista, tanta classe poche panzane. L'attitudine al jazz significa anche leccarsi i baffi con gli standard e la tradizione poco tradizionalista e qui abbiamo un po' di carne sul fuoco: la Monkiana "Well, You Needn't" in cui Atherton prende per mano Thelonious e Coltrane (per citarne uno poi scegliete voi se preferite Charlie Rouse metteteci lui) e si fa un volo sul tema portante sgrillettando a dovere lo strumento, la "divertente" "Speedball" di mr. Lee Morgan dove ci becchiamo pure degli effettini al sax e un solo furente o la punkeggiante rivisitazione di "Crossroads" dove un'altra volta il sax fa le veci del piano di Ahmad Jamal, strabordante l' "originale", fiondata la rivisitazione.
Ma è tempo anche di tirare in ballo la parola "avant", con le sfiatate notturne di "Crimes Against The Elders", bluesy e di soppiatto, inquietante e malinconica o l'incredibile tirata di 10 minuti di "Taboobi", sax doppiato, effetto tagliente, basso che salta, solo di batteria che rompe le ginocchia e poi il tema arabeggiante che porta al finale, da lasciarci il culo, o i cut-up malati di "Super Stupid", segmenti di fraseggio e versacci da sberleffo. E se vi venisse mai pure voglia di quel tocco funky che tanto fa bagnare le signorine ci pensa "Sex Baboon In The Court Of Nero", e sono ancora qui a chiedermi cazzo ci faccia un babbuino nella corte di Nerone. Andrebbe da chiederlo a Greg Ginn che, come al solito ci ha visto finchè mai lungo.
Ed era il 1993. Avant.
Elenco e tracce
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