BBM sta per (Gary) Moore + (Jack) Bruce + (Ginger) Baker, come dire due terzi dei Cream, più Moore al posto di Clapton e quindi più "muscolari" e potenti ma anche, essendo questo progetto datato 1994 e quindi di tre decenni più recente di quell'altro, assai meno psichedelici ed arruffati.
Un'altra diversità che salta all'...orecchio nell'esperienza una tantum di questi veterani in questione, sempre rispetto alla seminale e competitiva stagione dei Cream, è costituita l'apporto del batterista: questo Baker cinquantenne è assai più posato e anonimo di quello di venticinque anni prima. Accantonate le sue velleità di songwriter e di cantante (ai tempi del sodalizio con Clapton e Bruce pretendeva per sé un terzo delle composizioni e possibilmente anche del ruoli di cantante solista...), si limita anche ad accompagnare i due colleghi con una ritmica asciutta e lineare, senza le stranezze percussive dei suoi tempi giovanili. L'unica uscita estemporanea che gli è concessa è sulla copertina: la sua faccia ossuta da vero satanasso, mentre che si gode un tiro dall'ennesima sigaretta, è uno spettacolo messa in mezzo a due improbabilissime ali da cherubino!
L'album è discreto, dignitoso. Niente di storico, ma tre o quattro pezzi valgono l'acquisto. I due galletti Moore e Bruce (Baker, ripeto, è defilato) si rispettano e collaborano fattivamente, alternandosi al canto anche all'interno della stessa canzone. In particolare il povero Moore (è passato a miglior vita l'anno scorso, a soli cinquantott'anni), chitarrista impagabile e di cui non sarà mai abbastanza celebrata la forza espressiva, appare qui particolarmente influenzato al canto dall'usuale stile potente e declamatorio del bassista. I loro due approcci vocali in definitiva si avvicinano assai e non è così immediato riconoscere l'uno o l'altro dietro al microfono.
Il vertice dell'album, a mio gusto, è costituito dalla semi-ballata "Where In The World", in virtù della bellissima atmosfera che circonda le strofe, sostenute dalle chitarre acustiche e cantate da Moore. Purtroppo il ritornello, nel quale subentra lo stentoreo timbro di Bruce mentre l'arrangiamento si fa più elettrico e ritmato, non mantiene le promesse risultando poco incisivo melodicamente. Il pezzo si riprende poi nel ponte, cantato in armonia dai due vocalist sopra un mirabile tappeto di arpeggi.
Notevole la prestazione canora di Bruce in "Why Does Love Have To Go Wrong?", con il bassista scozzese qui capace di allungare a dismisura il vibrato delle sue corde vocali in coda alle frasi delle strofe, fino a incrociarlo col suono in assolvenza della calda Gibson di Gary, in una spettacolare riuscita esecutiva. Tre minuti di canto siffatto, poi il chitarrista nordirlandese passa al pickup degli acuti e stampa un lungo, selvaggio e tellurico assolo di coda che levati!
Altra cosa riuscita è la ballata blues d'atmosfera "Naked Flame", molto ortodossa e composta, interpretata con puntigliosa convinzione dal chitarrista che ce la mette tutta per modulare soavemente la propria emissione vocale, prima di esplodere in un altro dei suoi rinomati assoli, stavolta di Stratocaster, in un crescendo di classe pura che parte insinuante e finisce rabbioso e lacerante.
L'ultima segnalazione riguarda il brano d'apertura "Waiting In The Wings", grazioso omaggio o, se si preferisce, notevole paraculata in direzione del vecchio successone dei Cream "White Room". Tutte le belle intuizioni di quell'antico gioiello son qui riciclate con malcelato puntiglio: l'imperversare della chitarra modulata dal pedale wha wha, gli strumenti in staccato nelle strofe, lo stile degli assoli che più Claptoniano non si può e via dicendo.
Tutto il resto è più di routine con il rock, il blues e moderate dosi di accessibilità pop mischiati insieme in diverse gradazioni da un brano all'altro: disco più che rispettabile, da parte di tre vecchi marpioni del british blues colti nell'occasione in buono stato di forma.
Elenco tracce testi e samples
03 Where in the World (05:23)
Maybe the sun will keep on shining
Maybe the stars fall from the skies
Where there's a river flowing There is no way of knowing Where it goes, no one knows.
Maybe the rain will go on falling
Maybe the rain maountains touch the skies
Where there's a cold wind blowing
There is no way of knowing; where it goes, no one knows.
Living alone in the city
All of our dreams left behind
In every life there are seasons of laughter and sorrow.
Where in the world did our love go?
Where did our dreams choose to hide?
Where in the world did our love go?
When did our dreams say goodbye?
Living alone in the city
All of our dreams left behind
In every life there are seasons of laughter and sorrow.
Where in the world did our love go?
Where did our dreams choose to hide?
Where in the world did our love go?
When did our dreams say goodbye?
Where in the world
Where in the world
Where in the world did our love go?
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