E finalmente qualcosa di interessante, qualcosa di ganzo, qualcosa di fatto bene… Scisso… e che non pende ne da na via ne dall’altra.

La bilancia non è più in equilibrio, il peso Progressive ha finalmente soggiogato lo stupido e banale Death dei primi 3 anni. E con estrema violenza questo “Celestial Completion” scaraventa dalla bilancia gli altri 3 pesini che per 3 lunghi album mi sono stati qui… e non vi dico dove intendo per il “qui”. Un anno di studio, un anno di lavoro… Ragazzi finalmente qualcosa che si possa godere da questi “Becoming The Archetype”. Qualcuno di voi forse se li ha già conosciuti per fare una specie di Cristian Metal… Ma da quando in qua si etichetta la musica per le tematiche dei testi? Roba da matti!!!!

La qualità sonora di quest’ultimo lavoro del 2011 è praticamente eccelsa e finalmente di buon pregio. Le ritmiche o cavolo sono fatte bene assai e pompano che è una meraviglia! E gli assoli, mamma mia, belli davvero, forse un po’ veloci ma truzzi per essere truzzi diamine. La batteria è fatta tozza, ma rimane vecchia, troppo legata al death e a cadenza troppo regolare. Per ultimo, ma assai più importante, il complesso canoro… o papà mio… gli orgasmi e le pugnette a scatafascio si sprecano chè na meraviglia.

Il Growl è rimasto praticamente immutato, ma diamine lo scream è da furore, intransigente e caleidoscopico a manette porca miseria! E il clean, zio mio aiutami a dire quant’è figo, è fatto veramente con ago e filo d’oro, da far rigirare le palle al nostro amico Akerfeldt o Renkse. Ma come ogni medaglia, anche lei ha il suo rovescio, ebbene si, il caleidoscopico scream e il celestiale clean sono messi totalmente in disparte, le apparizioni sono brevi e apprezzarle è assai difficoltoso. Che vergogna, nonostante la buona cadenza in alcuni aspetti sono ancora fossilizzati al death più archaico.

Ritornando allo strumentale, bè, c’è da sottolineare l’elevata progressione nell’uso delle melodie e dei riff, cambiamenti da veri prog death alla Opeth maniera. Non so se girate per wikipedia, ma in questo album si usano una miriade di strumenti, sitar, cori soprani, percussioni, sintetizzatori,trombe, flauti diabolici,… ma che è n’orgia?... No, mi spiace deludervi ma la bellezza rimane solo attaccata ad una serie di parole, perché a fatti gli “strumenti inusuali” si usano davvero pochissimo e per lassi di tempo brevissimi, oltre ad essere tutti distaccati e non si sovrappongono tra di loro. Diciamocelo: il bello un po’ schifoso.

Questo distaccamento è aggravato anche dal fatto che le canzoni sono ben 11 e i minuti a disposizione sono solo 46. Sono assai numerose le ministrumentali che a me non garbano assai. C’è una trilogia formata da 3 canzoni (Capitan Ovvio) distaccate tra loro e che unite non raggiungono i 13 minuti, presa di immagine totalmente negativa per i miei calibri. Poi l’intro è inservibile e senza senso. Almeno 2 o 3 canzoni se lo potevano risparmiare (vi parlo da grande amatore del “IL TEMPO TOTALE DI UN ALBUM E’ INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL NUMERO DI CANZONI CONTENUTE IN ESSO”, mai ascoltato un “Morningrise” o un “A Change of Seasons”).

Dai vabbè la critica finisce qui, dovremmo essere già troppo contenti per la buona piega che hanno avviato con questo “Celestial Completion”. Spero per il prossimo una fortificazione ancora maggiore. Ad occhio direi che l’album nasconde un concept diabolico, ma non me ne frega niente di saperlo.

La copertina è davvero figa, su una barca metallica che si innalza distruggendosi c’è scritto “D.SEAGRAVE.11”. In effetti il disegnatore è proprio un certo Seagrave che ha lavorato anche per i Pestilence e Edge of Sanity, mica mazzi.

In definitiva io gli do un 7 ½ che arrotonderei felicemente per un 8-.

In allegato un paio di semple per invitarvi ad ascoltarlo per intero. Scusate se sono un pochino tanti ma di cose carucce ce ne sono una freca .

Spero che la rece e l’album vi siano piaciute.

<>By LuGrezzo

Elenco tracce e video

01   The Resonant Frequency of Flesh (02:11)

02   The Magnetic Sky (04:26)

03   Internal Illumination (05:10)

04   Path of the Beam (05:00)

05   Music of the Spheres: Requiem Aeternam, Part I (01:33)

06   Elemental Wrath: Requiem Aeternam, Part II (07:51)

07   Xenosynthesis: Requiem Aeternam, Part III (03:16)

08   Invisible Creature (00:41)

09   Cardiac Rebellion (05:17)

10   Reflect/Refract (04:37)

11   Breathing Light (06:33)


  • seagullinthesky
    23 apr 11
    Recensione: Opera:
    Ne parlano bene in molti. Ora me lo vado a cercare. Mi hanno detto che in questo album sotto a qualche break ci hanno messo fiati, ottoni, trombe e cose così (wtf??). Incuriosito e spaventato dal risultato finale.
  • fdrulovic
    27 apr 11
    Recensione: Opera:
    Bellissimo. Non se li fila nessuno perchè sono un gruppo di Christian Metal. Grazie a Lugrezzo per averli recensiti
    @Seagull: si, alla fine di "Cardiac Rebellion" parte una "jazzata" veramente divertente...e ben suonata!Spiazzante!
  • LUGREZZO
    27 apr 11
    Recensione: Opera:
    @FDRULOVIC si in fondo è veramente bello, e comunque trovo ingiusto sto cristian metal... loro fanno progressive death metal. ora se trattano con cristo o meno non me ne può frecà di meno

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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