Seminale.

In nessun altro modo può esser definito il vero esordio discografico della creatura Beherit. Formatisi nel '89, dopo il primo demo "Seventh Blasphemy", "Morbid Rehersal" e "Demonomancy", questi approdano al primo Full-length (che poi lo è solo in maniera ufficiosa, dato che quest'esordio altro non è se non la riedizione in formato Cd e con maggior numero copie del demo "Demonomancy" e dell'Ep "Dawn Of Satan's Millennium"), "The Oath Of Black Blood".

Uscito nel '91 il disco diventerà un vero e proprio paradigma per chi ha fatto del Black Metal più grezzo e primordiale la propria ragione di vita, anche se qui parlare di semplice Black Metal può essere davvero fuorviante. Qui, infatti, come in tutti gli altri dischi dei Beherit, quel che conta non è la forma, ma l'Idea. Non troverete qui partiture sinfoniche, non troverete qui elettronica da discoteca, non troverete qui strutture in divenire e partiture complesse, non troverete qui voci pulite, nessuna concessione alla semplicità di ascolto, nessuna melodia svedese. NO.

Solo cattiveria, tanta cattiveria, si sfiora il parossismo tra questi solchi, la precisione tecnica va a farsi benedire, anzi maledire, la batteria va spesso e volentieri fuori tempo, i riff di chitarra sembrano concepiti da uno che la chitarra non l'ha mai suonata, solo violentata. E' qualcosa che ti disorienta, ti fa impallidire. Non ci sono appigli, niente concessioni, nulla di nulla. La struttura delle canzoni, la loro esigua durata e molti riff, sono molto più Grind che Black Metal. E allora perchè ? Perchè quest'album, quest'accozzaglia di note è diventata un classico del Black Metal ? E' il discorso di prima. Dietro una Forma che ha del mostruoso c'è L'Idea. Il male. E se ne sente la presenza palpabile, si può quasi toccare. Ecco la funzione catartica di questo che ad un primo distratto ascolto è null'altro che rumore. Ci si eleva fino all'Idea stessa di male, ci si purifica, la si esorcizza. E tutto passa in secondo piano. Inutile qui menzionare un brano più di un altro, inutile parlare di uno strumento o di un altro, non serve fare l'analisi degli accordi o delle strutture, qui è solo sentimento.

Tutto questo in meno di mezz'ora. Siamo ai livelli degli Abruptum, altri maestri di catarsi e dannazione. Ma i Beherit stessi faranno di meglio, con l'album segunte, il bellissimo "Drawing Down The Moon", e col misconosciuto Ep "Messe Des Morts", per me il loro migliore, nonchè loro disco meno musicale, poi si daranno all'elettronica pura con i comunque belli "H418ov21. C" ed "Electric Doom Synthesis".

Non metto voto a questo album. Troppo personale il mio giudizio, troppo parziale. Molti non condivideranno, ma meglio così. Terrò per me un prezioso gioiello di puro male.

Elenco tracce testi e video

01   Intro: Temple (00:56)

02   Metal of Death (00:53)

03   The Oath of Black Blood (02:41)

04   Grave Desecration (02:04)

05   Witchcraft (03:12)

06   Goat Worship (01:52)

07   Demonomancy (02:20)

08   Black Mass Prayer (01:15)

09   Beast of Damnation (04:02)

10   Hail Sathanas (01:47)

On fire of darkness
Rise a scream of hate
Satanas want vomit
On son of God's face
Your eyes have wrath
And promising a slaughter
The angels of Lucifer
Are ready to destroy
Satanas
Satanas revenge is started
And the heaven is burning
God angels are dead
And the survivors are praying
The sacred cross is breached
And demons are smiling
Because your lord Satanas
Raped the mother of false
Satanas

11   Dawn of Satan's Millenium (04:45)

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