...perché sì, in fondo non c'è davvero niente di più che una chitarra acustica - semplice - e una voce - semplice - ma se stai attento alla musica - o forse se la musica decide di stare attenta a te, chissà - ti accorgi che puoi diventare piccolo - e semplice - un colibrì, e volare a mezz'aria proprio di fronte alla chitarra e sentire le plettrate come vento fresco attorno a te, e la chitarra è il tuo fiore e tu sei lì che svolazzi succhiando il nettare del talento puro e non fai neanche fatica a sbattere le ali - no, sono i sussurri di Andrew - evanescente e dolce - e Ben - glaciale lui, e mellow, e immenso come al solito - a librarti, li hai amati negli American Analog Set e nei Death Cab For Cutie, e non pensavi che, in quattro pezzi acustici ciascuno, il loro gusto melodico potesse brillare così - messo a nudo dall'essenzialità - e fluttui e ti godi il nettare del talento puro, e li immagini lì - chissà dove - in una casa? "Home" - chissà quale - seduti e inconsapevoli a cantare ricami di vita - vernice, acqua, lenzuola, carta da parati, salici, colline, paure e fantasie quotidiane - e dura poco, 23 minuti, ma in quei 23 minuti non puoi fare a meno di pensare che forse la musica non potrebbe curarsi di te in maniera migliore.

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