Piccola premessa: mai come questa volta mi sento un comunissimo "uomo della strada" nel recensire artisti che non conosco benissimo e che ho visto all'Heineken Jamming Festival, quindi, voi fan dei gruppi in questione, tenetene conto prima di sbranarmi se dico qualcosa di impreciso o che non gradite...

Arrivo a Imola e subito primo aneddoto: passato il primo sbarramento per accedere all'area del concerto, mentre si sta attraversando il ponte sul Santerno, comincio a sentire imprecazioni colorite che inneggiano alla grandezza del Signore: a causa del vento (in ogni caso prezioso alleato contro il caldo) un mio amico si è lasciato sfuggire dalle mani il biglietto, che ha cominciato a veleggiare lontano lontano, prima nell'aria, poi nell'acqua del fiume.

Già pregustavo l'idea di sfotterlo da qui all'eternità, quando, alla fine, non solo è riuscito ad entrare lo stesso, ma anche a saltare la coda, che invece io e gli altri ci siamo fatti sotto il sole!

E più o meno la giornata ha seguito questo stesso iter: aspettativa, speranza, mezza delusione.

Ma andiamo con ordine:

DELTA V: non pervenuti, sono arrivato dopo.

CALLING: non pervenuti, ero appena arrivato, ma ho preferito fare un giro piuttosto che guardarli.

STARSAILOR: non male. Erano in 3, e amici mi hanno detto che il line-up è di 4-5 elementi: alcune canzoni sono venute bene (ad esempio "Four To The Floor"), altre meno ("Good Souls", molto più lenta, ho impiegato un po' per riconoscerla). Hanno fatto un medley con una canzone degli U2, e a quel punto molti si sono svegliati dicendo "ma questi sono gli U2!".
La domanda è: quanti gruppi di questo tipo ci sono??? forse troppi...
voto: 3/5

PJ HARVEY: piccolina, un fascio di nervi intubato in un mini vestitino giallo, che contrasta con il suo pallore e con un paio di decolletè tacco 10-12 FUCSIA la cui visione è sconsigliata agli epilettici. Grintosa ma anche dolce quando saluta e ringrazia il pubblico; non la conoscevo molto, non ha fatto molto per ricredermi: qualche canzone orecchiabile, molte in stile punk-rock-incazzato al femminile.
voto 3/5

PIXIES: per me, i migliori! Moltissima gente riconosceva la canzoni dalle prime note e le cantava dall'inizio alla fine: onestamente, non credevo!
Nonostante l'età sprizzano energia da tutti i pori, e le canzoni, sentite dal vivo, guadagnano decisamente dei punti: sembrano proprio animali da palcoscenico!
Vicino a me è scattato più volte il pogo, con protagonista Shrek, un immenso americano "rossomalpelo" con cappellino verde di Oregon State University che masticava tabacco e se lo teneva nel labbro inferiore: ondeggiava, ma la mole rendeva i suoi movimenti molto violenti per chi gli stava vicino!
voto 5/5

BEN HARPER: la cosa che più mi ha colpito è l'affiatamento con la band: veramente eccezionale! E' stato un bel concerto, anche se di Ben Harper continuo a non sopportare la tendenza ad essere una specie di "cantante predicatore". L'esempio lampante è "With my own two hands", canzone per me banale che più banale non si può, con un testo scontato e ripetitivo: su cd dura 4 minuti e mezzo, live è durata 11 (UNDICI!) minuti, con una ripetizione del titolo tendente all'infinito...comunque non è stato male, anzi, evidentemente sono io che non lo capisco!
(Nota di merito per il bassista, *enorme* e bravissimo e per il percussionista giamaicano con il sorriso sempre stampato in faccia.)
voto 4/5

THE CURE: il giudizio è fortemente condizionato dalla stanchezza: a quell'ora i miei piedi assomigliavano a due Cordon Bleu ed ero esausto. Mi è sembrato un concerto molto cupo (e la mia sensazione è stata confermata qui sul forum da gente sicuramente più attendibile) ma ugualmente gradevole: molte (troppe?) le canzoni nuove che saranno piaciute al primo ascolto ai fan "duri e puri", ma un po' meno a chi, come me, sperava di sentire qualche classico in più.
Inimitabile la "tribù di Robert Smith", fatta di gante vestita di nero (!), ipertruccata (anche ragazzi..), con scaldamuscoli di lana (!), piume in testa (!!), giarrettiere e calze bianche strappate (!!!), insomma, uno spettacolo nello spettacolo.
Censurabile il ragazzo che soffriva di "intestinalia virus" (vedi geometra Calboni di fantozziana memoria) che ha letteralmente appestato l'intera area vicino a dove ero io!
voto 3/5

Altri commenti sparsi:

L'Heikenen era un'ottima occasione per conoscere qualche debaseriota: la telefonata di G di venerdì sera mi ha permesso di mettermi in contatto con Rivo, che si è visto il concerto da posizione invidiabile, accanto al mixer nella postazione stampa. Josi_ (l'eccezione che conferma la regola che i siciliani sono di statura medio-bassa) ha vinto la sua battaglia col traffico ed è riuscito ad arrivare in tempo per i Pixies, con Lukin (con morosa) ho appena avuto il tempo di presentarmi e di scambiare due chiacchiere, Mr_Iko so che c'era ma non sono riuscito ad individuare il "Piccolo Ristoro", Vaniglia (che già conoscevo) si sarà mangiata con gli occhi Ben Harper, Pugliamix e Magomarcelo erano da qualche parte ma non li ho incontrati: peccato, sarà per la prossima volta!

E magari l'anno prossimo starò più attento quando mi danno una piadina con la salsiccia, e controllerò che non ci sia anche della nutella, cosa che, ovviamente, mi è capitata prima di riprendere la macchina e infilarmi nel traffico per tornare a casa!

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