Questo disco mi uccide e mi delizia, da più di vent'anni. Mi uccide perchè è triste, dalle prime note ti accorgi che stai per andare al freddo vestito leggerino, come il giochino dei ragazzi in copertina, in quei climi rigidi, e mi delizia perchè è bellissimo, dalle prime note di chitarra capisci che stai per ascoltare un capolavoro. Siamo prima degli Everything But The Girl in un passato che sembra veramente lontanissimo. Le canzoni corrono via tutte fredde già come atmosfera, si aggiungano poi i brividi che a tutt'oggi ancora scatenano, non c'è coperta che tenga. Ben suona la chitarra benissimo, dando l'impressione di accarezzare sempre poche corde per volta, ma creando delle sonorità dolcissime, raramente si aggiunge un piano a completare un'opera che non ha bisogno di niente altro. Le canzoni sanno di sale, alcool, oceano Atlantico, partners bellissimi e difficili. E per quanto mi riguarda anche di università, spensieratezza, macchine vecchie, ma questo è un fatto personale. Il disco si apre con "On box Hill", una marcetta con delle percussioni e un po' di ritmo, ma non illudetevi subito dopo "Some Things Don't Matter" vi cala nelle atmosfere che vi descrivevo prima, solo chitarra e la bellissima voce di Ben Watt che dice "This boy knows how to feel" e se hai un rapporto difficile in quel momento sei bello e fritto, inaspettato giunge poi un sax a stenderti definitivamente. Da lontanissimo arriva poi la voce di "Lucky One" a cercare di ricostruire ciò che è rimasto di te, si continua con "Empty Bottles" e "North Marine Drive" entrambe bellissime fino a "You're Gonna Make Me Lonesome When You Go" che a dispetto del titolo dà una boccata d'aria tiepida tra uno schizzo freddo e l'altro. "Slipping slowly" è la più eighties del disco, anche nel ritmo, e dopo la strumentale "Another Conversation With Myself" si chiude con "A Girl in Winter" nel caso vi siate riscaldati troppo. L'ombra di Robert Wyatt, ospite del disco si sente ma non prevarica. L'anno dopo sarebbe stato quello di "Eden" con Tracey Thorn, a suggellare una stagione compositiva di altissimo livello.

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