Una sorta di unplugged che ripropone buona parte dei brani di "Order of the Black", disco uscito un annetto fa, una trovata commerciale, un disco inutile, trascurabile. E invece no. 

Zack Wilde e soci si svestono un attimo dal ruolo di "truzzi" hard rock (non per l'orribile copertina), che poi tanto non mi ha mai attirato, e fanno uscire questo "The Song Remain not The Same". I motivi non mi interessano, mi interessa il risultato. Non staremo mica qui a valutare le strategie del successo? Cazzi loro.  

A me basta premere play dopo una giornata di studio e compiacermi della morbidezza di "Darkest Days", autentica gemma (già bellissima in versione originale); esaltarmi con gli assoli di "Parade of the Dead" e "Riders of the Damned"; celebrare la notte con "Helpless"

Tutto qua, a volte basta poco.  Al diavolo i tecnicismi, mi bastano le emozioni.

Belle anche le cover di "Bridge Over troubled Water" di Simon e Garfunkel e "Junior Eyes" dei Black Sabbath.

Un disco monotono, pieno di archi, chitarre acustiche e pianoforte. Un disco inutile? Assolutamente no.

Elenco e tracce

01   Overlord (unplugged version) (05:03)

02   Parade of the Dead (unplugged version) (03:52)

03   Riders of the Damned (unplugged version) (03:45)

04   Darkest Days (unplugged version) (04:03)

05   Junior's Eyes (05:25)

06   Helpless (04:34)

07   Bridge Over Troubled Waters (03:38)

08   Can't Find My Way Home (03:36)

09   Darkest Days (feat. John Rich) (04:03)

10   The First Noel (02:54)

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