Il fatto veramente, ma veramente strano è che io, prima che finisca o che arrivi solo al ritornello, so dove vuole andare a parare. Per scaramanzia e scomodità tutte e due le palle non me le giocherei, ma una sì. Il fatto è che Blank Dogs e le robe che fa sono telefonatissime. Come una compilation fatta a Joy Division, Josef K, Bauhaus, The Cure e Christian Death nello stereo della vecchia Panda rossa di Michele, le casse più oscene del creato e con questa voce straeffetata male che lo fa sembrare uno zombie. E' tutto molto bello, nonostante sia telefonato. Nonostante sai come andrà a finire. Ma che senso ha ascoltarsi robe che già sai blablabla e che sono più o meno uguali a blablablabla? E allora che senso ha scopare anche solo una volta in più della prima e per giunta con una donna diversa!?! Donna per donna sono tutte uguali, fatto una volta poi e che cazzo. Come non voler, a forza di cose, cambiare bar. Io c'ho le mie abitudini.

Poi, facciamo che qualsiasi recensore che ha scritto low-fi associato a questo disco è un coglione e vi ha detto una stronzata. Blank Dogs è passato a far Pop. Di low-fi più nulla e qua si potrebbero dire le stesse cose che si sono dette per Wavves. Consapevolezza dei propri mezzi, ora mi diverto, ti faccio sentire addirittura la mia voce. Pop, Pop, Pop. Riguardo a certe sue cose di questo disco, il cane assente, avrebbe provato, in un passato recente, almeno qualche ritrosia. Del tipo ci metto il pezzo Pop, ma è quello più low-fi di tutti, con la voce registrata sotto la doccia e basta. Così è la vita.

A me piace. Tipo di domenica mattina è un toccasana. Pezzi come "Goes By", "Blurred Tonight", "Another Language", "Out The Door" mi mettono di buon umore. L'ho detto ad un amico. M'ha messo un braccio sulla spalla e m'ha detto: «non immaginavo stessi così a pezzi.»

Synth-Pop cadaverico per gente fatta a pezzi. Drum-machine con un cuore, roba ammmerecana.

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