Blaze Bayley è forse il simbolo della parola "determinazione". Nel suo significato più profondo. Dopo aver visto i suoi sogni di gloria essersi realizzati, nella sua carriera (anche se corta) nei Maiden, con due album a mio parere non eccezionali, ma molto gradevoli, il povero Blaze è stato cacciato in malo modo dalla band, più precisamente da tutti i membri tranne Steve Harris, che minacciarono quest'ultimo di lasciare il gruppo, se Bayleynon avesse lasciato la band. Blaze è stato, a mio parere, un capriccio di Steve Harris, un suo sfogo per attanagliare la mancanza di un vocalist unico come Dickinson. Con l'uscita di Brave New World, e il ritorno di sua maestà Bruce Dickinson e Adrian Smith, gli Iron Maiden tornavano attivi e uniti dopo la crisi avvenuta negli anni 90'. Blaze invece, se ne usciva con il suo primo album solista "Silicon Messiah", uscito sette giorni prima del disco prima citato dei Maiden, un disco che tutti si sarebbero aspettati si rivelasse un flop. Invece,Silicon Messiah, è un perfetto album di ciò che un album di Heavy Metal dovrebbe essere. Due anni dopo, Blaze dà alle stampe il suo secondo disco, che andrò a recensire, "Tenth Dimension". Un concept album, incentrato sulla storia di uno scienziato, che dopo aver scoperto la decima dimensione, viene allontato da tutti e da tutto, ma lui ha la forza di andare avanti, e combattere per la sua scoperta, ed andare in fondo a cercare la verità. Paradossalmente, mi ricorda in qualche modo la carriera di Blaze, vista sotto un certo punto di vista.

Il CD si apre con "Forgotten Future", una semplice intro che ci porta subito ad uno dei pezzi killer dell'album, "Kill And Destroy" in cui riff massici e batteria sparata a mille descrivono una canzone piena di rabbia, rabbia espressa anche nella voce di Bayley, che descrive la società come dei tiranni, che usano l'autorità, la paura, la sofferenza per far stare buone le masse, e per loro il popolo non è altro che sabbia e polvere, l'importante che è vi sia il potere. Con "End Dream", si gioca su tonalità più oscure, una sorta di rimando a "Silicon Messiah". La Titletrack, è una delle migliori hit del disco, in cui basso magistrale, mai messo in secondo piano, accompagna l'ugola di Blaze, ottima in questo frangente. Ottimo anche il ritornello, uno dei migliori del disco. "Nothing Will Stop Me", è una semiballad che esplode nella seconda metà, ma che nella prima fa trovare spazio ad un Blaze veramente ottimo. Con "Leap of Faith", ci troviamo davanti ad una canzone inarrestabile nel suo incedere, caratterizzata da un ottimo drumming, e un ottimo pre-chorus. "The Truth Revelead" è un intro cantata con toni molto cupi che ci introduce a "Meant to Be", una ballad semplicemente fantastica, caratterizzata da un ottimo songwriting, decisamente una delle mie preferite. "Land of the Blind" e "Stealing Time", sono due canzoni che mi riportano a "Kill And Destroy", due buone canzoni, anche se la prima è dotata di una sezione ritmica molto più massiccia. "Speed of Light", come già ci anticipa il titolo della canzone, è la canzone più veloce dell'album, una vera perla. "Stranger To The Light", è una canzone alternata da alti e bassi, ma facilmente memorabile e che è la canzone ideale per finire questo bellissimo concept.

Forse sono un po' di parte, ma penso che Blaze non abbia mai avuto l'occasione di brillare, concept album come questo dimostrano che Blaze non ha dalla sua solo un songwriting a dir poco fantastico, ma una voce che è finalmente riuscito a caratterizzare, a dare un'anima, al contrario del periodo Maiden. Peccato che, come successe con "Silicon Messiah", questo disco fu promosso in maniera assolutamente nulla, ed è per questo che dopo l'uscita di questo disco, Blaze cadrà in un periodo di depressione ed alcolismo. Una persona, quella di Blaze, che anche se trovatosi davanti a migliaia di ingustizie, ha saputo sempre trovare il modo per rialzarsi e fare quello che più gli piaceva: Suonare semplice e diretto Heavy Metal.

"Ora mi ritrovo come un uomo, e non vedo più le loro mura

Farò le mie regole, metterò sulla carta il mio percorso

Inutilmente, si aspettavano di vedermi cadere, di vedermi morire

Ma quello non sono più io." (Meant To Be)

Elenco tracce e video

01   Stealing Time (04:37)

02   Speed of Light (04:43)

03   Forgotten Future (01:03)

04   Land of the Blind (03:56)

05   Meant to Be (06:26)

06   Leap of Faith (03:38)

07   End Dream (05:14)

08   Stranger to the Light (06:33)

09   The Truth Revealed (01:44)

10   Nothing Will Stop Me (04:21)

11   The Tenth Dimension (06:18)

12   Kill and Destroy (04:27)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  Hellring

 L'heavy metal fresco e potente che era stato il sound del primo lavoro viene qui riproposto attraverso delle composizioni che non riescono però a raggiungere i livelli qualitativi di Silicon Messiah.

 Tenth Dimension, seppur composto da validi pezzi di metal prodotto e suonato con il cuore, non ha al suo interno quelle due/tre hits come lo erano state Ghost In The Machine, Born As A Stranger e Stare At The Sun.