Tornano alla grande i Bloodbath con “Survival Of The Sickest” album dell’anno 2022! Il pezzo d’apertura “Zombie Inferno” è da manuale del Death Metal con l’inizio in sordina per poi esplodere con un riffing dai contorni thrash metal e un growl sempre minaccioso e che ti fa roteare avanti e indietro la testa, con “Putrefying Corpse” si fa ancora meglio se possibile con quel riffing limaccioso e la batteria è una rincorsa continua, velocissima!

Come nella successiva “Dead Parade” le chitarre disegnano linee melodiche sempre pregevoli ma è tutto l’album a essere permeato da un’immediatezza e un unrgenza espressiva che ha dello spaventoso, “Malignant Maggot Therapy” non rallenta semmai velocizza il loro death metal con dei fills di batteria davvero di gran caratura e dei riff vincenti e coinvolgenti come anche per gli assoli.

“Carved” parte subito con la voce cavernosa del cantante e il ritornello più volte ripetuto “Carved! Carved! You Are Carved!” qui il riffing diventa davvero da picchiare la testa contro un muro e l’assolo non è da meno davvero cupo e affascinante. “Born Infernal” come da titolo programmatico è un pezzo velocissimo il growl del cantante traina e sfascia tutto quello che si para davanti a sé, la batteria è una macchina da guerra, il riffing sempre tetro ma non manca mai quel tratto di melodia che li contraddistingue.

“To Die” introduce delle parti più melodiche grazie ai formidabili assoli delle chitarre, i tempi qui si fanno quasi doom ma è sempre questo maledettissimo feroce growl a farla da padrone! In “Affliction Of Extinction” abbiamo il solito death imbastardito col thrash che farà la felicità di ogni metallaro, a metà pezzo si velocizza per poi dare fiato all’ascoltatore con assoli melodici e un riffing tagliente come una lama, grande traccia anche questa. Si torna a pestare duro con “Tales Of Melting Flesh” con un growl disumano e un gran bell’assolo iniziale, il pezzo è davvero roccioso e veloce, gli assoli si susseguono fulminanti e melodici e il cantato si fa sempre più maligno e malsano.

“Envirocide” inizia come il pezzo più potente e veloce del lotto e così procede guidato dal growl cavernoso e acido, fino a metà traccia dove compare il solito assolo melodico per poi riprendere il massacro più becero con un assolo velocissimo in stile Slayeriano, gran canzone non c’è che dire con un finale in dissolvenza. L’ultima traccia “No God Before Me” ha un incedere quasi doom metal, un ritornello molto meloodico, insomma un pezzo ben costruito che fa la sua figura in mezzo a tanto putridume sonoro di pura matrice death metal con un coro finale che intona sempre il titolo del pezzo. La produzione dell’album è chiara e potente, risaltano bene tutti gli strumenti con il growl in primo piano ma che non affossa la parte strumentale.

Bellissima poi la cover dell’album davvero ben realizzata. Andate ad ascoltare questo album in cuffia o nello stereo di casa non starete fermi neanche un minuto merito di tutto il comparto sonoro velocissimo e di quegli accenni al riffing thrash metal e agli assoli alcuni velocissimi, altri più melodici che completano un grandissimo album.

Spaventosi!

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