Dopo tre capolavori consecutivi un contraccolpo dovrebbe essere inevitabile. Non è così. Arrivano gli anni 80, e Seger apre la nuova decade con quello che sarà il suo album più bello del decennio. Le sonorità di questi dischi sono come sempre straordinarie, ma in "Against The Wind" rispetto ai precedenti, si respira più un senso di libertà codificata e trasmessa con armonie più leggere e calibrate.
Canzoni che catturano dal primo ascolto, semplici ma mai banali, dolci senza mai essere troppo zuccherose. Almeno quattro, sono tra le più belle di tutta la gloriosa carriera ( "You'll Accomp'ny me", "No Man's Land", "Fire Lake", "Against The Wind" ) ma è tutto l'album a confermare ancora una volta il talento di questo grande artista.
Magnifica la copertina che ben rispecchia il contenuto dell'opera. Seger farà ancora pezzi di successo ma in "Against The Wind" dimostra una sensibilità creativa e interpretativa che a questo livello non gli riuscirà più di ripetere.
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Altre recensioni
Di ez
Con 'Against the wind', considerato dallo stesso Seger il suo miglior lavoro, sposta ancora di più l'accento sulla melodia creando canzoni dal forte appeal romantico.
Rimane pur sempre un rocker credibile e spontaneo, capace di trascinare il pubblico con concerti fieri e divertenti.