"I See A Darkness" è uno dei dischi più drammatici, commoventi e profondi che possa capitare di ascoltare.

Bonnie "Prince" Billy è l'ultima incarnazione, nonché la più calzante, di Will Oldham, che dopo aver sfornato una serie di dischi a nome Palace Music, pubblica quest'intenso e tenebroso lavoro che definire bello è piuttosto riduttivo.

S'inizia con A Minor Place, una ballata accorata e vibrante dove s'insinua subito quest'atmosfera di tristezza compiaciuta, che l'autore non abbandonerà più per tutta la durata del disco. Nomadic Revery è un country malato, mentre la title-track, che oserei definire come la più bella canzone scritta negli ultimi 30 anni, è uno struggente, toccante, profondo e appassionato inno all'amicizia.
Another Day Full Of Dread è tipicamente dylaniana ed ha un testo meraviglioso in cui Bonnie Prince dichiara di essere ispirato dal terrore e divertito dalla paura.
L'inquietudine aumenta con Death To Everyone, una ballata scura e decadente in cui il testo non lascia spazio a interpretazioni "buddy I'm not afraid to die, 'cause life is long and it's tremendous...and since we know an end will come it makes our living fun".
Knockturne per contro è una composizione minimalista, stupenda ninna-nanna per l'anima, Madeleine-Mary è ansiosa e potente, Song For A New Breed è delicatezza allo stato puro e ricorda per intensità le cose più riuscite di Neil Young.
L'album si chiude con tre grandi brani: Today I Was An Evil One, Black e Raining In Darling, toccante poesia che chiude con un insospettabile senso di speranza questo magnifico disco.

"I See A Darkness" è un solenne inno all'oscurità e a tutto ciò che essa nasconde e che può rappresentare, ma anche a tutto ciò che la circonda perché niente esiste se non esiste anche il suo contrario.

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