Bello. Molto bello davvero questo quarto disco di Bonnie "Prince" Billy, al secolo Will Oldham, già componente dei Palace. Così bello che è veramente difficile trovare le parole per descriverlo.

Introspettivo e semplice sono i primi aggettivi che mi vengono in mente. Tutti i brani risultano, infatti, caratterizzati da pochi accordi di chitarra acustica e dalla voce cruda e asciutta di Will Oldham, come ad esempio il brano di apertura, "The Way".

Poche le eccezioni a questo schema, ideato con la complicità della produzione di Mark Nevers dei Lambchop. In alcuni brani, ad esempio "Ain't You Wealthy" e "Hard Life", alla voce quasi dolorosa di Oldham si aggiunge quella discreta e sussurrata di Marty Slayton. Ogni tanto, poi, sono presenti alcuni piccolissimi (e bellissimi) arricchimenti: affiora un violoncello, un organo lieve, una fisarmonica o un accenno d'archi. L'originalità non è certo la sua dote principale. Siamo, infatti, nel terreno di un folk americano consolidato.

Tuttavia, in soli 34 minuti il cantautore di Louisville riesce, senza essere mai banale, ad emozionare e a riportare alla mente, con la sua malinconia e amarezza, artisti come Nick Drake, Neil Young e John Martyn. Scusate se è poco.

Elenco tracce e video

01   The Way (03:49)

02   Ain't You Wealthy, Ain't You Wise? (04:12)

03   Master and Everyone (02:35)

04   Wolf Among Wolves (03:47)

05   Joy and Jubilee (02:45)

06   Maundering (03:05)

07   Lessons From What's Poor (03:41)

08   Even If We Love (03:24)

09   Three Questions (03:14)

10   Hard Life (03:37)

11   Forest Time (06:38)

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