Intanto vantarsi di conoscere i Botch equivale ad ottenere prestigio e credibilità tra diverse categorie di espertoni musicali e nerd appassionati vari di musica estrema. Dai, stiamo parlando dei Botch: pionieri di un genere copiatissimo a cavallo tra brutalità e intelligenza, se gliela venderete in questo modo posso garantirvi che guadagnerete il rispetto di tutti questi simpatici amici fanatici del pogo senza ginocchiere ma con para-denti.

A metà anni '90 il sogno di ogni rispettabile gruppo hardcore del nord-est americano era quello di uscire a cena con dei bellissimi metallari degli ex- stati confederati del Sud. I Botch, invece, erano di Tacoma (stato di Washington) quindi il loro amore così distante doveva essere premiato come minimo con i fratelli Abbott, consenzienti. Chiaramente per soddisfare l'appetito musicale di due omoni tanto prestanti, la ricetta avrebbe richiesto tanti, troppi, maledetti Watt. Successe che i fratelli di robusta costituzione apparvero in sogno al cantante Dave Verellen, presenziando a quello che sarebbe diventato un banchetto estremamente scoreggioso. Vinnie Paul era leggermente costipato. Per sentirsi più leggero lasciò a casa il doppio pedale e passò direttamente al gelato affogato whiskey e acidi, che dava quel tocco psichedelico in più. Dimebag Darrell accettò di buon grado le spiegazioni di algebra di Dave ed in cambio gli regalò una manciata di riff dei suoi. Un pasto sostanzioso ma veloce: dopo circa 35 minuti, con il suono della sveglia, Dave si rese conto di dover concretizzare i suoi deliri onirici e radunò i suoi compari, che peraltro avevano fatto tutti lo stesso sogno. Inoltre, Dave giocò il 4, il 31 e il 76 sulla ruota di Bari.

Rispetto ai due furiosissimi e matematicissimi dischi successivi (probabilmente migliori, ma chi sono io per dirlo?) questo American Nervoso risulta decisamente più fresco. Non fresco del tipo Reinhold Messner che si lecca un pinguino sul Monte Rosa, ma nemmeno bollente come le tracce di saliva mista tabacco di vostra nonna sui sedili della Ritmo di vostro padre il ferragosto del 1984. Il termine esatto che alcuni professori di recensiologia mi hanno insegnato è "accessibile", infatti questo mathcore dissonante ma non troppo, estremo ma non ripetitivo, chiassoso ma vario ...è, nonostante tutto, accessibile. Come la vostra fidanzata in mutande, girata di spalle, mentre si taglia le unghie dei piedi.

Dopo avervi raccontato il tipo di suono di questo disco, mi piacerebbe parlarvi della struttura dei brani e dei cambi di tempo utilizzati all'interno di essi. In realtà non lo farò. Anzi, sto scrivendo frasi a caso perché la lunghezza di questa recensione non mi convince del tutto. Mi sembra un po' corta. Quindi sto utilizzando questo escamotage affinché il colpo d'occhio appena entrati sia notevole. Ancora un attimo di pazienza, ecco ci siamo quasi. L'ultima riga e poi vi prometto di lasciarvi andare. Nel frattempo gradite qualcosa da bere? Vi faccio un caffé? Ok, adesso è perfetta.


P.S. L'Hydra Head Records, label che ha stampato questo disco, sta chiudendo i battenti. Ne ha dato l'annuncio qualche giorno fa Aaron Turner, uno dei fondatori (sì, il cantante degli Isis) ed in molti ne siamo rimasti sconvolti. Non è una normalissima etichetta, bensì è un punto di riferimento per un'intera scena musicale e non solo. Evito di aggiungere altri commenti per non scadere nel patetico. Però vi lascio i riferimenti: questo è il blog e questo è lo store. Ciao.

Elenco tracce testi e video

01   Hutton's Great Heat Engine (04:26)

we'll never see them again
i won't even try to run
because it's kinda pointless
here comes the sea, the sea of red
it's hard to believe that our end has come
oh she still erupts
it's hard to believe that something so thick
is so quick
but it buries us by the hundreds
it's so quiet here
and the heat is my new friend

02   John Woo (03:15)

dear sir or madam
i'm writing you on behalf of me and my fellow man
you see we're so sick and tired
of being rediscovered
again
i'll take the fate of texas into my own hands
its still dripping consistent constant
good night sweet susan
oh don't worry i still drive by
it's sealed and signed goodbye
but i've recieved nothing from you

03   Dali's Praying Mantis (02:37)

04   Dead for a Minute (03:54)

05   Oma (04:57)

were you expecting a prayer from me
take this thing off my face
but don't let them know i said that
oh nevermind
without my mask you wouldn't recognize me
we wanted to see you so bad
even when you thought i didn't
i always always always did
what was i to do with
thoughts of losing you
it's hard to talk to you
hazyhead clouded with marinol
this one's king size
oma, we'll be waiting
what's the message sent
who's it represent
it's all on you
oma

06   Thank God for Worker Bees (03:59)

listen to what i have to say to you
painful repetition - comes and goes again
painful repetition - comes and goes again
and it goes
so now i'm the human
now i'm the human shield
finest engineering - we've ever seen
finite enginerring - it never leaves
never leaves
and that's why
we dine on your design
i like the look on your face
it's bittersweet, and lasts
for six hours
alone for one day and six hours

07   Rejection Spoken Softly (03:44)

08   Spitting Black (03:09)

it won't happen again not for the hundreth time
you're my cause, the pain you left in your wake
all the people you dodge you fucking charity case
times have changed
here's an idea how about i never
hear from you again
time for you two to disappear
i'll cleanse myself
watching the sun set

09   Hives (05:25)

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