1968Parigi e la Francia bruciano.

Il fuoco che arde nei cuori dei giovani studenti scolpisce il proprio posto nella storia, rendendo il Maggio francese uno spartiacque generazionale fondamentale. L’istrione Serge Gainsbourg e la sua compagna Brigitte Bardot danno alle stampe “Bonnie And Clyde”, che apparentemente sembra non interessarsi minimamente agli avvenimenti che scuotono le strade delle città transalpine. Ma una contestualizzazione storica del disco ed un ascolto più attentivo, dimostrano l’esatto contrario.

Certo, non mancano episodi di cantautorato jazz, come la dimessa “Un Jour Comme Un Autre” con il sussurro di B.B. che dialoga con una morbida tromba sordinata, adagiato su una scarna struttura chitarra-basso-batteria-pianoforte o reminiscenze world-beat come “Peuvre Lola”, piuttosto che il vaudeville teatrale di “Bubble Gum”… ma l’ossatura del disco è fortemente connotata da forti umori sensuali (a tratti sessuali), forte della spinta liberatoria che ha invaso l’aria che si respira.

La title-track è un racconto ferocemente erotico delle vicende dei due protagonisti, “L’ Eau à La Bouche” è una commistione di ritmiche tribali e caldi umori sudamericani, mentre “la Javanaise” vive di sussurri femminili che richiamano le sirene di Ulisse. La notturna “Intoxicated Man” riscrive la musica di certi jazz club imbastardita con sonorità beat ed “Everybody Loves My Baby” è l’ elogio degli anni venti americani, dove su una struttura di charleston jazzato la voce della Bardot insinua quello che si faceva ma non si poteva ancora dire. “Doctor Jekyll Et Mister Hide” è un esperimento autoreferenziale di psychedelic-pop tutto francese, mentre “Comic Strip” è, invece, un ironico sguardo sulla statica società francese, che male accoglie le novità e che proprio non riesce a capire il linguaggio onomatopeico che i giovani mutuano dai fumetti.

Le strade d’oltralpe presto tornano ad essere tranquille (anche se non saranno mai più le stesse), mentre Gainsbarre medita di alzare ancor di più il tiro, pensa e scrive l’inno europeo alla liberazione sessuale “Je T’ aime… Moi Non Plus” anche se nel frattempo le strade con B.B. si separano e lui la realizza con la nuova compagna Jane Birkin. Ma questo “Bonnie And Clyde” resta una testimonianza viva e pulsante di una stagione troppo spesso celebrata al di là dell’oceano ed un po’ dimenticata qui da noi, nel vecchio continente.

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