Prosegue la mia Vetrina Musicale dei "Belli e Dimenticati", con un’altro pezzo forte da collezione, filtrato “meditatamente” durante il poco tempo a mia disposizione...

In un ipotetico concorso volto a decretare il Musicista più “Genuino”, questo mio Amatissimo, potrebbe posizionarsi, forte delle sue tante sincere passioni non solo musicali, e del suo fattivo impegno politico, umanitario ed ecologista, sul podio dei primi classificati, traguardo idealmente dedicato a chi non mira al successo ad ogni costo, ma spesso occupato da chi vive a forza di compromessi.

Un bel inizio, tanto per andar subito pittoricamente all’essenza di questo “Grande”, qui da Noi così poco considerato, che, alla luce delle sue vicende umane e musicali, meriterebbe da parte nostra una doverosa rivalutazione, in quanto, Artista Genuino e mai scontato, oltre che schivo e libero da facili classificazioni, considerabile uno dei più interessanti e preparati songwriters e guitarists acustici degli anni ’70-‘80.

Poche ed importanti peculiarità che fanno di Lui una persona per bene, dotata di profonda spiritualità e bella umanità, dedito a fa rivivere piacevolmente i propri ideali e sentimenti nelle sue canzoni, così come nel suo impegno non solo musicale.

Leggendario Cantaurore Canadese, nato 73 anni fa, Bruce Cockburn discende ed eredita da una famiglia semplice e gentile un profondo senso etico e religioso, che rispecchia nell’impegno militante per i suoi ideali, ed anche nelle sue ispirate liriche ed armoniose melodie, in cui ritrovi altresì la quieta serenità della sua terra, fatta di silenti paesaggi, grandi laghi e verdi montagne.

Sin dai suoi bei esordi di sei anni prima, si distingue per la completezza ed autenticità della sua proposta musicale, espressa sempre nel modo migliore, come precisa in una sua recente intervista: “il problema principale è di avere qualcosa da dire. Il mio è un discorso a lungo termine e non sono interessato a scalare le classifiche e vendere milioni di dischi”.

Con all’attivo sei prove ben riuscite, pregne di delicate sonorità intimiste e romantiche, in cui eccellono gli Album “Night Vision” del 1973 e “Salt, Sun & Time” del 1974, senza soffermarsi sugli allori creativi, nel 1976 pubblica questo audace "In The Falling Dark", profondo, vario e mai deludente, che resiste tuttora alla prova del tempo, ed include alcune delle canzoni più evocative di sempre, dove lo stesso, distaccandosi dall’iniziale fingerpicking vira verso dimensioni più elettroacustiche, cariche di emozionanti influenze blues e jazz.

In una rinnovata stagione musicale, supportato da un piccolo e riuscito ensemble jazz, con questo formidabile Disco questo Grande aggiunge il tassello, direi, definivo alla sua maturità artistica, proponendo un maturo Folk-Jazz-Progressive d'Autore, che fa da ponte tra i lavori acustici dei primi anni ’70 e quelli più elaborati successivi, in cui alterna scintillanti brani elettrici a semplici e melodiose ballate acustiche, che sarà ben apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, senza però giungere alla fama internazionale, specie qui da Noi purtroppo ahimè.

Disallineato dalle più rinomate scuole cantautorali dell’epoca, lo stesso in questo suo lavoro implementa con vigore un rinnovato songwriting fatto di perfette armonie musicali, che inducono sentimenti positivi quali gioia, entusiasmo e positività, lontane dal cerebrale naturalismo semi-malinconico dei primi dischi.

Se poi vogliamo parlarne nel dettaglio, i brani sono tutti parimenti belli, sia le elaborate costruzioni strumentali che le quiete ballate acustiche, tra cui spiccano per armoniosa bellezza nel caso di un “primo” ascolto: l’iniziale “Lord Of The Starfields”, che incede radiosa e coinvolgente, “Vagabondage”, ridente e solare, come un’allegra passeggiata in mezzo al verde, "Silver Wheels", irrefrenabile quanto una road song, "Giftbearer", incantevole e ricca di virtuosi arpeggi, "Little Sea Horse", deliziosa e soleggiante, Water Into Wine, insuperabile gemma “solo” per chitarra, ed infine “Gavin's Woodpile” delicata e meditativa per voce e chitarra.

Hi Bruce, mio Amico in 1.000 formidabili ascolti, grazie !!!

Elenco tracce testi e video

01   Lord of the Starfields (03:28)

Lord of the starfields
Ancient of Days
Universe Maker
Here's a song in your praise

Wings of the storm cloud
Beginning and end
You make my heart leap
Like a banner in the wind

O love that fires the sun
Keep me burning.
Lord of the starfields
Sower of life,
Heaven and earth are
Full of your light

Voice of the nova
Smile of the dew
All of our yearning
Only comes home to you

O love that fires the sun
keep me burning

02   Vagabondage (04:18)

Vagabondage
La danse du paysage
Et dans les nuages
Le decoupage
D'un tour billon avec des naufrages
Vagabondage

Toujours en route
Nous sommes encore en route
On joue du tambour
On joue de la flute
Comme l'eau qui bondit d'une chute
Nous sommes en route

Et bientot
Dans le berceau
Un autre petit tzigane
Qui jouera du piano
Pour les chemineaux
Dans les bistros de la lune

Saut perilleux
Subitement il pleut
De la lumiere partout
Et puis tout a coup
Nous sommes trois clowns fabuleux
Faisant des sauts perilleux

Nous cinglons
Dans le wagon
D'un train qui grandit sans cesse
Comme l'univers:
Haute dans les airs
Une rose des veuts
Pointe vers des nouvelles plages


TRANSLATION: "Drifting"

Drifting
The dance of the landscape
And in the clouds
The cutout
Of a whirlwind with shipwrecks
Drifting

Always on our way
Again we're on our way
Somebody plays the drum
Somebody plays the flute
Like water leaping from a waterfall
We're on our way

And soon
In the cradle
Another little gypsy
Who will play the piano
For the hobos
In the bars on the moon

Somersault
Suddenly it's raining
Light all over the place
And then all at once
We're three improbable clowns
Doing somersaults

We skim along
In the coach
Of a train that's perpetually expanding
Like the universe:
High in the air
A compass-card
Points toward new shores

03   In the Falling Dark (04:53)

04   Little Seahorse (04:32)

05   Water Into Wine (05:31)

06   Silver Wheels (04:45)

High speed drift on a prairie road
Hot tires sing like a string being bowed
Sudden town rears up then explodes
Fragments resolve into white line code
Whirl on silver wheels

Black earth energy receptor fields
Undulate under a grey cloud shield
We outrun a river colour brick red mud
That cleaves apart hills soil rich as blood

Highway squeeze in construction steam
Stop caution hard hat yellow insect machines
Silver steel towers stalk rolling land
Toward distant stacks that shout "Feed on demand"

100 miles later the sky has changed
Urban anticipation -- we get 4 lanes
Red orange furnace sphere notches down
Throws up silhouette skyline in brown

Sundogs flare on windshield glass
Sudden swoop skyward iron horse overpass
Pass a man walking like the man in the moon
Walking like his head's full of irish fiddle tunes

The skin around every city looks the same
Miles of flat neon spelling well-known names
USED TRUCKS DIRTY DONUTS YOU YOU'RE THE ONE
Fat wheeled cars squeal into the sun

Radio speakers gargle top 40 trash
Muzak soundtrack to slow collapse
Planet engines pulsate in sidereal time
If you listen close you can hear the whine

07   Giftbearer (04:40)

08   Gavin's Woodpile (08:07)

09   I'm Gonna Fly Someday (04:03)

10   Festival of Friends (04:41)

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