Il nostro Bruce è ad un momento importante della sua carriera: ha cantato in 5 grandissimi album della band migliore nel mondo dell'heavy metal del momento (gli Iron Maiden, ovviamente) che faranno la storia del rock duro, ha fatto immense e cospicue tournè con la stessa band, è diventato ormai lui il leader degli Irons. Chi l'avrebbe mai detto che avesse voglia di fare un disco solista? E invece...
Invitato a scrivere una canzone per la colonna sonora del film "Nightmare On Elm Street 5, The Dream Child", ci prese gusto, e, insieme al nuovo chitarrista degli Irons Janick Gers, al bassista Andy Carr e al batterista Fabio Del Rio, scrisse e incise in pochi giorni il suo esordio solista. La canzone, "Bring Your Daughter To The Slaughter", scritta in appena dieci minuti dallo stesso Bruce, è nel bonus cd nell'edizione limitata. Diverrà poi single per il successivo album degli Irons, "No Prayer For The Dying".
Questo album, scritto quasi per caso e per gioco, non ha la pretesa di voler entrare nella storia del rock, me è un buon album hard rock, non proprio heavy metal, in cui i musicisti si divertono e danno una buona prova delle loro capacità. Si parte con "Son Of A Gun", dolente ed intensa, con un ritornello rabbioso ed espressivo. È una delle migliori dell'album e tra le migliori in assoluto dei primi album di Bruce e comparata agli ultimi lavori del cantante non sfigura per niente, ma resta il fatto che sono generi leggermente diversi. La seconda traccia è "Tattoed Millionaire" che, anche nel video, prende di mira le band americane che dicono di suonare per passione ma lo fanno solo per lucro. Quello di Bruce è un grido di disprezzo per quelli che infangano il mondo del rock facendo solo album commerciali. La canzone in sè è un buon hard rock, riproposta volentieri in concerto per molti anni, che ebbe anche discreta fortuna come single. Poi viene "Born In '58", che parte lenta e acustica e si indurisce nel ritornello, in cui Bruce parla della sua infanzia.
"Hell On Wheels" parla di una fellatio durante la guida di una macchina, non male, ma non entusiasmante, come la successiva "Gipsy Road" che risulta un po' noiosa. "Dive! Dive! Dive!" invece è più veloce e frizzante; darà il nome al live registrato nel breve tour successivo al disco ("Dive! Dive! Live"). "All The Youngs Dude" (altro brano scelto come single), è una cover di una canzone scritta da David Bowie e registrata dai Mott the Hopple. Bruce la scelse perchè era una bella canzone di cui non c'erano cover, e fece bene perchè risulta piacevolissima all'ascolto; lenta e tranquilla, e quasi dolce, è una delle migliori del disco. "Lickin' the Gun" è senza infamia e senza lode, "Zulu Lulu" è altrettanto movimentata ma risulta più orecchiabile. Si chiude con "No Lies", che non aggiunge nulla al disco e ripresenta il solito hard rock già sentito nel resto del disco. Una speciale menzione merita il bonus disc della versione ampliata: oltre alla versione originaria di "Bring Your Daughter To The Slaughter", c'è la stupenda "Darkness Be My Friend", interamente acustica, triste e malinconica. Interessanti sono anche alcune canzoni dal vivo; tra esse spiccano "Riding With The Angels", bellissimo hard rock registrato da Buce con la sua prima band, i Samson ed una cover, sia in studio che live, degli AC/DC, "Sin City".
Tirando le conclusioni, è un bel disco, nulla di sconvolgente o eccessivamente esaltante, ma meritevole di un ascolto per tutti gli appasionati degli Irons, di Bruce e dell'hard rock.
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