Dopo il successo planetario di "Born In The U.S.A" e la pubblicazione del "Live 1975/1985" per Bruce Springsteen si accentua la crisi familiare con Julianne Philipps che porterà al divorzio e al matrimonio successivo con Patti Scialfa: da qui nasce "Tunnel of Love", album intimista che affronta tematiche universali come l'amore e i suoi risvolti e serve da strumento per creare una scissione tra quelli che si erano avvicinati solo per moda e quelli che davvero volevano e vogliono capire la poetica di questo immenso artista.

Il disco si apre con "Ain't Got You" che riprende sotto certi aspetti il filone di "Dancin In The Dark" e prosegue con "Tougher Than The Rest", molto bella e riproposta poi in "Chimes of Freedom"; in "All That Heaven Will Allow" si distingue una voce cristallina che riprende le sue sonorità rock In "Spare Parts", pezzo rock del disco; la prima parte termina con "Cautious Man" che ricorda vagamente atmosfere nebraskiane e con una stupenda "Walk Like A Man" in cui torna prepotentemente in primo piano il rapporto con il padre. La seconda parte inizia con la title-track, bella canzone che risente però della presenza massiccia del sintetizzatore, e che fa da preludio a due canzoni che affrontano le tematiche della doppia identità e del tradimento, "Two Faces" e "Brilliant Disguise"; in "One Step Up" la voce di Bruce è da brividi e disegna un vero capolavoro seguito da due canzoni piuttosto malinconiche che si stagliano perfettamente in quella che è l'anima compositiva del disco ("When You're Alone" e "Valentine's Day").

In definitiva un disco in cui le sonorità rock sono rare (non a caso Bruce scioglierà la Band alla fine del tour) e in cui si affaccia un pop crepuscolare ma mai invadente, fatta eccezione per la presenza a tratti massiccia del sintetizzatore e una sovrapproduzione comunque ben controbilanciata.

p.s In conclusione considerando tutte le sfumature il disco merita leggermente più di 4 stelle

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