Il 1979 segna la fine di un'epoca in cui la musica rock ha rappresentato una vera e propria corrente culturale di massa, che ha segnato contestazioni, rivendicazioni di libertà e molto spesso voce delle ideologie politiche . Con la New Wave ormai uscita dal underground e diventata musica per le orecchie di tutti il panorama musicale si appresta a cambiare radicalmente le sue caratteristiche, gli ottanta porteranno nuovi suoni, tanta musica di facciata e poca sostanza.
I primi a capire che un cambiamento era in atto furono due giovani musicisti inglesi, Trevor Horn e Geoff Downes, che sotto la sigla Buggles realizzarono quello che da molti è considerato un vero e proprio monumento alle sonorità patinate e gommose degli '80.
"The Age Of Platic" è un lavoro coraggioso, ottimo nei suoi toni elettronici, una nave scuola per tutti quelli che si cimenteranno con il pop più easy. Trainato dal singolo "Video Killed The Radio Stars " il lavoro è in realtà tutto concentrato sulla denuncia di un degrado sociale che un certo tipo di sviluppo, fondato sulla mercificazione di tutto, dall'amore, "I Love You (Miss Robot)", al culto dell'apparire belli sempre e comunque, "Living In The Plastic Age", può portare.
Musicalmente i due costruiscono trame Pop che vanno dalle atmosfere ariose della Title Track, la melodia claustrofobica, con il suo basso pulsante di "I Love You (Miss Robot)", alla marcetta di "Elstree". Il tutto è ad un livello qualitativo elevato, la produzione è ottima, l'equilibrio degli strumenti con le voci filtrate dal vocoder convince anche un ascoltatore che non ha familiarità con certe sonorità. Il Video non ha ucciso totalmente la radio, ma il messaggio che i Buggles lanciarono fu molto profetico, oggi la musica è merce come tante altre, e lo spirito del buon vecchio rock, che i due inglesi amavano, è ancora vivo, un po' reso opaco dal tempo, ma almeno in grado ancora di dire la sua.
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Altre recensioni
Di Valeriorivoli
"Il video ha ucciso la radio che la bimba protagonista ascoltava rapita sotto la luna."
"Dietro le elettroniche musichette cartoon dei Buggles c'è una profonda mestizia e uno sguardo languido rivolto al passato."