Burial è tornato. Il grande Burial, il genio, Sua Santità Burial. L'uomo talmente superiore che pur non sapendo una cippa di teoria compositiva, ha fatto in modo che milioni di persone se ne venissero nelle mutande ad ogni battito, basso e voce pitchata. L'uomo le cui voci non sono mai semplici voci, ma fantasmi di voci angeliche, e i cui pattern ritmici sono ovviamente fantasmi di pattern ritmici. L'uomo che usa spesso gli stessi samples per tanti pezzi diversi, perchè chiaramente sono troppo emozionanti per essere abbandonati all'oblio. Il tizio delle metropolitane e dei Mc Donalds insomma.

Torna a 5 anni dallo stupendo Untrue, dopo diverse interessanti collaborazioni, per ricordarci quanto sono belle le ritmiche Uk-garage, i bassi e le voci pitchate, oltre che per dimostrare ancora una volta quanto è bello emozionarsi ed emozionare con la musica senza sapere una cippa di teoria compositiva. Ma basta con le belle parole e parliamo di questo splendido Ep. Esso consta di tre lunghi pezzi per un minutaggio totale di circa mezzora, il che è già una bella cosa se come me siete amanti dei pezzoni espansi. E' davvero difficile parlarne perchè è un Ep fantastico e tutti i pezzi centrano l'obiettivo, grazie al talento consumato del nostro, che ritroviamo stavolta in una inedita veste di eroe progressive. In pratica i tre pezzi suonano come geniali, nostalgiche e ovviamente fantasmicamente angeliche accozzaglie di parti che non centrano un cazzo l'una con l'altra, ma forse sono troppo entusiastico quindi è il caso di dire che, almeno inizialmente, i brani si presentano coerenti anche a livello compositivo, con un "build up" piuttosto decente nella prima parte dei medesimi (prima di deflagrare nella già citata accozzaglia di samples emozionanti di casa Burial).

Dunque nel complesso è un'opera progressive-dub come solo il Maestro poteva concepirla: rovinata, sghemba, azzeccatissima nei vocals e stupendamente incongruente perchè così ci emozioniamo tutti di più, con il sample preso da non si sa dove che spunta all'improvviso, rallentato e trattato un pò con effetti di sottofondo, così nemmeno il più infimo balordo della terra potrebbe dargli del ladro legale. Ciò che mi ha fatto storcere il naso di più è stata la decisione di non inserire neanche un pezzo lento alla maniera del capolavoro "Fostercare" e a tratti sembra di ascoltare il fantasma di un disco house, ma un fantasma angelico, è chiaro. Ciò si evince soprattutto in quello che considero il miglior brano del lotto, ovvero "Ashtray Wasp", pura house dallo svolgimento solido e con un finale davvero emozionevole, tanto per cambiare. Ma va bene anche così, in fondo è un Ep che ci consegna un Burial in stato di grazia, quindi per pezzi più lenti e magari ambient aspetterò ancora fiducioso un Album.

Per concludere, se vi piace Burial amerete senzaltro queste tre composizioni, se vi fa schifo non cambierete idea, se pensate che sia sopravvalutato potreste scoprire con questo Ep che anche lui ha delle intuizioni niente male. Io personalmente non mi sono fatto un'idea precisa. Preferisco sparare cazzate.

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