'Jerri Maguire' è un film del 1996 di Cameron Crowe, ben interpretato da Cruise, Cuba Gooding Junior e Renee Zellweger (tra i principali). 5 nomination all'oscar. Non male per una commedia, abbastanza gradevole, che racconta la forte, fragilissima, incontrollabile ed onnipresente emotività dell'americano medio.

Tom Cruise/Maguire è strabordante. Ce la mette tutta e a tratti risulta eccessivo, sebbene personalmente trovi la sua gestualità più che coinvolgente. Insomma, il bel Tom non ci mette solo la bella faccia, ma una dose di energica ed ambiziosa recitazione, fatta di scatti, gesti rabbiosi ed incontrollati, come calci nel vuoto e gesticolazioni mai viste prima. Invece Cuba Goodind Junior è formidabile, passionale. Lui la faccia ce la mette, e ci aggiunge forte spiritualità e fisicità. Bravissimo a calarsi nel personaggio. Al top.

Affascinante come non mai il tema dei procuratori sportivi, cavallini rampanti a caccia di una contrattazione utile, mostri di gestione caratteriale e controllori di bizzarrie, maestri delle trattative ed amanti del rischio ed eventualmente del gioco sporco. Tom/Jerry si ravvede e si innalza a paladino della qualità, andando contro le effettive necessità aziendali (spremere il più possibile ed avere tutto e subito). Stende un manuale per i colleghi ed i superiori, credendosi illuminato, ma predica nel deserto e rimane disoccupato. Riparte da capo e fa tabula rasa, liberandosi di fidanzata e riconoscendo gli amici di facciata. Lo segue una tenera sognatrice (Renee Zellweger) ubriaca di amore per seguire il sogno utopistico: non quello di Maguire che inneggia al "sarà meraviglioso", ma il suo, "trovarsi un uomo". Il rapporto tra Maguire e Tidwell(Gooding) ovvero l'unico cliente rimasto è passionale, amichevole, coinvolgente ed è uno scambio di discipline di vita. Tom invidia Cuba per il senso della famiglia, Cuba impara dalla razionalità di Tom.

Il film è lunghissimo, troppo romantico ed intriso di ideali francamente troppo filobuonisti: nelle battute iniziali il figlioletto di un giocatore di football maledice Maguire perchè il babbo s'è fatto male. Peccato che la creatura goda dell'essere un arrichito figlio di superstar. Il pretesto sconvolge Maguire, che è pure un ottimo procuratore (non avrebbe tra le mani manipoli di superstar). Ed allora perchè la sua azienda si sbarazza di lui per un puntiglio etico? A molti potrebbe dare fastidio il motto di Gooding "Coprimi di soldi". Maguire lavora per aggiustare questa filosofia insita nel campione "senza anima" e lo spinge a cercare in se più la passione per il gioco ed abbandonare la futilità di certi obiettivi economici. Peccato che di ideali non si campa e che Gooding/Tidwell di fatto pensi al futuro della sua famiglia e dimostri un forte attacamento a certi valori portanti della società americana. Vale un nulla la frase "la mai parola vale come una quercia" e la stretta di mano del padre di una giovane e contesa superstar del football americano. Quando l'uomo autorizzerà un altro procuratore a trattare con ricchi club, Maguire si sentirà dire "Stavi tutto il tempo con quel negro". Peccato di ingenuità? Mondo di merda?

La storia d'amore tra Maguire e la segretaria è scricchiolante. Non si sa come decolli in un matrimonio semifarsa dal momento che lei è in brodo di giuggiole totale: è vulnerabile per la sua età media che la preoccupa. Le donne di mezza età inacidite dalla solitudine che si riuniscono a casa di sua sorella per parlare male degli uomini sono un presagio di "nulla di fatto" che la preoccupano troppo. Non vuole vedere crescere il suo bimbetto senza padre e le basta accorgersi che i due comunicano. Appena Maguire apre bocca e tenti di arrampicarsi sui vetri lei non capisce più nulla.

Non mi piace quando i due fanno l'amore per la prima volta e in sottofondo c'è una musica con Coltrane e Davis (prestata dal Tato come musica spirituale e di raccoglimento totale, il che può essere anche vero) e Maguire afferma ridendo "Cos'è questa roba?". Quale era la musica giusta di sottofondo per fargli far l'amore?

 

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