Saliranno alla ribalta, è quel che si meritano, ma nessuno lo saprà mai ed è bene così, perchè vogliamo i Camillas solo per noi pochi, spensierati e mattacchioni.

Questo primo ep del duo di Pesaro mette serenità e lascia il sorriso sul volto, grazie ad una melodia terra a terra e dei testi poeticamente minimali ed ironici, il tutto creato con una chitarra, un sequencer e due voci di persone adulte, cresciute forse solo anagraficamente. I loro concerti culto sono esilaranti e senza senso ad un primo impatto, ma anche ad un secondo impatto le opinioni rimangono le stesse: si cimentano in un synth-pop con qualche alterazione frastornata e qualche melodia solare, come in "Problemi", dove fanno un resoconto delle vite di varie persone accompagnati da un arpeggio radioso e suoni sintetico melodici, per poi giungere ad un finale da cantare a squarciagola, coinvolgente, che arriva al cuore. "Gina" è romanticamente cadenzata: un catalogo di numeri e frasi colpiscono l'animo e aprono la strada ad un fastidioso garage pop squattrinato da cantare in faccia a chi proprio non si sopporta; ovviamente il titolo della canzone è "Mi Dai Fastidio", sarcasticamente irritante. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha cantato una canzoncina creata sul momento facendola diventare un piccolo tormentone personale: questo è il caso di "Banana Bullone", una lista di parole casuali inserite in una sorta di cantilena, spettacolarmente banale; il making of di questo brano viene poi ripreso come traccia fantasma dopo "Tu Sei Un Animale", sorta di rave-pop tunz tunz da non prendere troppo sul serio, che termina con belati di capre che vanno a ritmo della degenerzaione finale.

A volte non bisogna vergognarsi di ascoltare musica nonsense se questa mette buon umore; se poi sono i Camillas a dettare le regole... loro fanno quello che di più banale li viene in mente e lo fanno bene; non è da tutti! 

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