Poeta e scrittore italiano (1888–1967), noto per la raccolta Pianissimo (1914) e per opere in prosa come Trucioli; appassionato naturalista cultore di licheni.

Nato a Santa Margherita Ligure e morto a Savona nel 1967. Pubblicò Pianissimo nel 1914; fra le opere successive figurano Trucioli (1920), Scampoli e la raccolta Rimanenze (1955). È noto anche per le sue collezioni di licheni.

La recensione analizza Pianissimo (1914) e la produzione in versi e in prosa di Camillo Sbarbaro, evidenziandone temi come la solitudine dell'uomo moderno, il lutto e il paesaggio urbano. Il testo collega le opere in poesia ai racconti di Trucioli e Scampoli e ricorda l'attività naturalistica legata ai licheni. L'approccio è ammirato e personale.

Per: Appassionati di poesia italiana, studenti di letteratura, lettori di classici del Novecento

 " Padre se anche tu non fossi il mio padre, se anche fossi a me un estraneo, per te stesso egualmente ti amerei "

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Tu e Camillo Sbarbaro
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