Venni a conoscenza di questo concerto per puro caso... e fu uno dei più belli a cui ebbi la fortuna di assistere.
Conosco Carl Palmer, ovviamente per la militanza nel famoso super gruppo Prog EL&P e prima ancora con gli Atomic Rooster, ed ero curioso di assistere a questa riproposizione dei vecchi pezzi in un trio inedito. Accanto al celebrato drummer, troviamo due giovani talentuosi musicisti inglesi; il chitarrista Paul Bielatowicz e il bassista Stuart Clayton.
Con una buona mezz'ora di anticipo arriviamo al locale che incredibilmente risulta ancora chiuso. Ma ancora più incredibile è il fatto che davanti all'ingresso siamo, per il momento, in 5 (noi eravamo in due... io e mio fratello). Ma come, Carl Palmer? ma come è possibile che ci sia così poca gente? Per farla breve, quando aprono il locale e si spengono le luci, più o meno alle 22, siamo circa 40 persone!!!!
Carl entra direttamente dalla pista, mi passa a meno di un metro e si avvia sul palco. E', come sempre, in splendida forma fisica (consideriamo che è del 1950). Sono di fronte a me, Bielatowicz sulla mia sinistra, Clayton sulla destra e Palmer al centro, in posizione leggermente elevata e circondato dai suoi ferri del mestiere.
Il repertorio è quello classico degli Elp; "The Barbarian", "Tarkus", "Trilogy", "Fanfare for the Common Man", un estratto del Carmina Burana etc.., più ovviamente un assolo per ognuno dei tre.
Devo dire che l'impatto sonoro sprigionato da questa formazione è stato formidabile; la sostituzione delle tastiere di Emerson con le varie chitarre utilizzate dal giovane Bielatowicz, unitamente alla quasi totale assenza del cantato, conferisce al trio caratteristiche più orientate ad un progressive-Metal di straordinaria presa. Qualche anno fa partecipai ad un concerto di Emerson con il celebre chitarrista Kilminster ma devo ammettere che questo trio mi ha coinvolto forse più di ogni altro concerto a cui avevo assistito. Ovviamente gran parte del merito è dovuto alla scelta dei pezzi migliori degli Elp. Particolarmente riuscite "Fanfar", l'estratto di "Tarkus", "the Barbarian" e "Tank" oltre alla "L.A. Nights" composta dallo stesso Palmer.
Impressionante l'abilità tecnica dimostrata dal giovanissimo chitarrista senza nulla togliere al basso di Clayton. Quanto a Palmer, che dire, in forma smagliante a picchiare e rullare sulla batteria con grande energia, la solita indiscutibile tecnica e grandissima professionalità (uno come lui che arrivava ai concerti in elicottero che dà tutto se stesso per 40 persone...).
Ho avuto l'occasione di ascoltare successivamente parte del concerto nel solo formato audio; certamente si perde gran parte del coinvolgimento che l'ascolto dal vivo amplifica notevolmente. Basta recuperare su DVD il concerto del trio a Bucarest per farsene un'idea.
Ho visto nuove date, per lo più in germania... spero che ritornino presto in Italia... non me lo perderei... Ultimo ma non trascurabile dettaglio... 33 euro il prezzo del biglietto!!!
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