Nati nel 2024 in Brasile, i Castrivenian si sono fatti notare fin da subito per il loro black metal grezzo e a tratti atmosferico, intriso di tematiche vampiresche, licantropiche e misantropiche. Il primo album full‑length, “Reborn from the Ashes (giunto dopo due demo e uno split), è uscito il 6 luglio 2025 via Onlyhate Propaganda in edizione super-limitata (solo 10 copie CD‑R).

In poco più di 34 minuti, la band combina riff ipnotici, tastiere cupe e scream lancinanti, intrisi di odio, disperazione e senso di estraniamento, offrendo un’esperienza sonora che richiama le radici della fiamma nera anni ’90, con una chiara predilezione per Darkthrone e Burzum, pur mantenendo un’impronta personale e densa di carica emotiva.

Sia chiaro: i Castrivenian non inventano nulla di nuovo, ma raramente oggi si riescono a reperire lavori di vero black metal capaci di coniugare così magicamente essenzialità sonora, nichilismo, suggestioni atmosferiche dai tocchi dark ambient e dungeon synth, e quel misticismo vampirico che tanto ha fatto sognare noi amanti dell’occulto.

Senza dubbio, chi sa guardare un po’ oltre i soliti nomi non potrà non intravedere all’orizzonte l’ombra di Werwolf dei Satanic Warmaster, soprattutto nel finale del disco.

Questo genere di LP o si ama o si odia… Per quel che mi riguarda, mi prostro in totale devozione: tutta la capacità di fascinazione del male è racchiusa qui dentro.

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