Ristampa e accorpamento delle tre sessions edite nelle estati 2008 e 2009 in lussuosi vinili 180gr gatefold limitati a 500 copie, con grafica disegnata sontuosamente vintage, ormai esauriti perché: chi si aspettava qualcosa da ex-cloni dei Colour Haze che imitano i Monster Magnet??

E invece - dopo due album abbastanza canonici (d'impatto il primo, poco longevo il secondo) e la riduzione a trio senza voce -  se non vi è bastato il nuovo delirio a tre teste degli Oneida e volete qualcosa concepito similmente, ecco una sintesi hard frikkettona che va giù mooolto meglio.

Sviaggioni psichedelici psicotropi, robazza acida krauta, loop liquidissimi, wurstel e americana, prolissità a manetta con bandane in testa, sognando funghi colorati come nella copertina dei Sacred Mushroom, code lunghissime a sfidare la soglia d'attenzione (ma chissenefrega?!) con il sax di Johan che impreziosisce e ammoscia i vol. 2 (free jazz stonato: qualcuno ha detto, Miles Davis?) e vol. 3 (krauti krudi a San Francisco), Rasmus che riempie i vuoti con elettronica buttata lì a etti. Una forse non facile ma probabilmente nemmeno cercata mediazione tra jam, scrittura e ripetizioni sfiancanti che nei momenti più felici irradia nella stanza la vecchia Krautrock tirata a nuovo (?) da quei fattoni dei Quicksilver Messenger Service, con i Comets on Fire dietro l'angolo, e già che balliamo prendo e butto dentro anche Klaus Schulze, gli Hawkwind, Amon Düül e Göttsching.

In un post-mondo in cui l'ultima radio invece di consigliarmi cose nuove mi rifila tutti i cloni dei cloni dei gruppi simili a quelli che ascolto da sempre, tutto ciò è rassicurante ma... giù con i ciccioni Ancestors, gli spaziali Earthless che non sai più se ti prendono allo stomaco o alle palle, la famiglia Elektrohasch e Nasoni che negli ultimi anni ha generato una serie infinita di intersezioni, scambi di influenze e adulteri che ormai è difficile ricordarsi la differenza tra RotoR e My Sleeping Karma (sempre che ci sia), il nuovo (vecchio) rock svedese e... Ecco, i Causa Sui si piazzano decisamente in questo contesto sonoro, prolifico e addictive ma che a volte fa venir voglia di buttare via tutti i tuoi i CD, cestinare l'hard disk e concederti esclusivamente un vinile l'anno.

Le orecchie ormai sovraccariche mi hanno imposto di avere una domenica libera e un giradischi nuovo per gli LP di questi scoppiati, ma la tripla ristampa ciddì in cofanetto cartonato piace anche a mia sorella, costa poco e vi arriva a casa con un biglietto d'amore di Stefan.

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