Nuovo capitolo del filone Hardcore Punk e derivati firmato Galensorg.
Vi presento uno dei miei album preferiti appartenenti a questo genere: "The One Thing That Still Holds True" dei Chain Of Strength.
I Chain Of Strength ebbero vita molto breve (1988-1991), ciò nonostante riuscirono a rendere il loro nome tra i più celebri e rappresentativi della sottocultura musicale Youth Crew.
In breve, Youth Crew rappresenta la facciata ottimista dell'Hardcore Punk, i cui gruppi facevano spesso caposaldo su principi come Straight Edge e talvolta vegetarianesimo; inoltre, si distinguevano anche per l'abbigliamento molto più convenzionale, casual e sportivo.
La casa discografica indipendente Revelation Records (che rilasciò questo disco) fu una figura chiave per la diffusione e promozione di queste band.
L'anno 1988 viene spesso indicato come il più significativo per la scena Newyorkese (in alcune t-shirt e dischi è possibile trovare il marchio '88), oltre che essere stato un anno di violenza che causò la chiusura di diversi locali ed il divieto di concerti Hardcore.
Ne voglio parlare con entusiasmo, in quanto questa scena musicale mi rappresenta particolarmente, per ovvi motivi.
Dopo questi accenni di storia e piccole curiosità, voglio finalmente parlare del disco: esce nel 1995, dopo 4 anni dallo scioglimento, e costituisce l'intera produzione dei COS.
11 brani per 23 minuti di musica, provenienti dai due EP realizzati + un inedito. Ahimè, sono veramente pochi, ma caspita se sono buoni! (come si suol dire)
E' proprio l'inedito "Impact" con il suo giro di basso a spianare la strada ai restanti 10. Il primo proiettile sparato di quella che finirà per essere una sparatoria.
Da citare la carica assoluta di brani come "Too Deep Until Now", "Hurts To Ask" e "True Till Death", senza ombra di dubbio tra le migliori prove.
Non sarebbe molto utile fare un track by track di fronte ad un disco così: in ogni pezzo c'è la rabbia e la voglia di cambiamento di una voce con l'aggressività di un team di hooligans (i cori unanimi ricordano proprio loro), riff incalzanti relativamente melodici dalla classica struttura semplice&efficace e parti di batteria assurde e veramente creative, che fanno da maggior punto di forza della proposta dei COS. Furono proprio quest'ultime a farmi sbalordire al primo ascolto; una mina come batterista.
Ma non c'è solo musica di cui parlare... ci sono pure i testi. Non saranno i più lunghi, i più fantasiosi o pieni di significati segreti ma spiattellano semplici verità. Gridando alla fratellanza, all'unione, al rispetto vivendo la vita con positività, appunto, rompendo i ponti che spesso ci dividono tra semplici essere umani.
Questa è la mia gente.
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