A qualcuno di voi, il nome Chris Walla dirà sicuramente poco e nulla.

Chi, invece, è solito ascoltare certo indie rock statunitense e non, al solo udire questo nome brilleranno gli occhi; il buon Chris è, difatti, chitarrista di una della band assolutamente imprescindibili del genere, gli immensi Death Cab For Cutie. Parallelamente, conduce anche una carriera di richiestissimo indie producer (bastano i nomi che si sono avvalsi del suo lavoro: Hot Hot Heat, The Thermals, The Decemberists, Nada Surf e Tegan And Sara fra gli altri).

"Field Manual" (originariamente intitolato "It's Unsustainable") è il nuovo lavoro solista di Walla: ma non è, come alcuni sostengono, il suo debutto. Già nel 1999, infatti, un giovane Chris si era cimentato in un progetto solista dal titolo "Martin Youth Auxiliary", pubblicato su cassetta sotto Elsinor. Per questa occasione, invece, Walla sceglie la Barsuk, vecchia casa discografica dei Death Cab prima di passare (meritatamente) sotto una major (la Atlantic).

Il nuovo solo project arriva a tre anni dall'ottimo "Plans", disco che ha acceso definitivamente la stella dei Death Cab nel firmamento rock internazionale, e "preannuncia" il nuovo lavoro della band, "Narrow Stairs", previsto per il 13 maggio e già anticipato dal bellissimo singolo "I Will Possess Your Heart".

L'album, sotto l'aspetto sonoro, si muove in territori attinenti alle sonorità proposte in "Plans", ma qualcosa di nuovo (anzi, diverso) comunque c'è: vedi alcune parti di chitarra più corpose rispetto alla produzione targata Death Cab, specialmente in "The Score" e "Geometry &C", oppure piacevoli reminescenze remmiane (versante "Green") come in "Everybody On". Invitante la sei corde divertita e singhiozzante del lead single "Sing Again", sufficiente la lineare e geometrica apertura "Two-Fifty". "Archer V. Light" è molto interessante, e suona come una sorta di "My Sharona" personale di Walla. Non mancano momenti più soffusi ed introspettivi, ma mai incoerenti col resto dell'opera ("A Bird Is A Song", "It's Unsustainable" e "Holes"). Buona, ma non eccelsa, la vocalità di Chris; il confronto con Gibbard si fa un po' sentire.

Erroneo, in definitiva, considerare "Field Manual" un semplice divertissement; è un disco bello, fatto e finito, con una sua notevole personalità, gradevole e sprizzante qualità di scrittura ed esecuzione da tutti pori (Walla ha suonato tutti gli strumenti, eccetto la batteria in alcuni episodi).

E ora, sotto coi Death Cab.

Tracce chiave: "Geometry &C", "Everyone Needs A Home", "It's Unsustainable"

Elenco tracce e video

01   Two-Fifty (03:30)

02   The Score (02:58)

03   Sing Again (02:31)

04   A Bird Is a Song (03:08)

05   Geometry &C (03:07)

06   Everyone Needs a Home (03:05)

07   Everybody On (03:16)

08   Our Plans, Collapsing (03:55)

09   Archer V. Light (03:06)

10   St. Modesto (04:27)

11   It's Unsustainable (05:55)

12   Holes (02:40)

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