I Modena City Ramblers sono morti: il tempo di pubblicare l'orrido (e insensato) "Appunti Partigiani", l'ultimo tentativo di elemosinare qualche spicciolo, ed inizia l'era buia. Cisco se n'è andato.

Ma non è morto. Oh no, niente affatto. Non solo, ma ha ancora molto da dire. Nasce così "La lunga notte", un album che è come un'unica, grande ballata di nostalgia, protesta e creazione poetica. L'esternazione di tutti quei sentimenti che animano l'esistenza del cantante, in continua lotta contro un sistema che inevitabilmente deficita di alcuni bisogni primari.

Un uomo un po' rassegnato e un po' no, che ammette i suoi limiti ma non accetta che la vita non possa migliorare. E' questo il significato de "La lunga notte", un'epoca di sofferenza, dolore e pianto, dove in molti ancora desiderano vedere la luce. "Queremos ver luz, para nosotros nada". Un album, forse senza volere, colmo di speranza, nonostante le melodie tristi, malinconiche. "Abbiamo visto cose dure da capire, e se npon riesci a dare un senso alle cose che hai vissuto, la memoria svanirà".

Sarebbe bello riportare tutti i testi, uno più bello dell'altro: sicuramente è impossibile esprimere su carta la profonda voce di Cisco, che ci accompagna in questo breve viaggio nella coscienza collettiva, che ognuno dovrebbe percorrere. "Guarda bene, non vedi che piovono pietre su di noi?". I pochi momenti deboli dell'album (2 o 3 brani) sono compensati da altri di enorme intensità: le prime 3 canzoni valgono già un album intero, ma poco dopo la metà troverete un pezzo che tratta della dignità umana, del distinguersi dalla società sporca, e del "rimanere splendido... come un diamante nel carbone".

Così, mentre i MCR fanno i buffoni e si protituiscono con "Dopo il lungo inverno" (come vi fosse una nuova fioritura nella loro produzione), Cisco tiene la testa alta, e dimostra che era lui l'anima del gruppo.

Prendetevi un'oretta, abbandonate tutto per un po' e lasciatevi ammaliare da un'opera forse non perfetta, ma troppo sincera per essere evitata. Ascoltatela con abbandono e con un'attenzione ben precisa.

Come se il mondo finisse stanotte.

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