Può Dallas Green, un uomo tutto tatuato (è tatuata pure la copertina dell'album), lead-guitarist di una band molto-screamo quali i canadesi  Alexisonfire, tirare fuori un disco intimista, sussurrato, totalmente acustico? La risposta è...certo che SI!! ( ma porca vacca se era NO, scrivevo sto popò di introduzione secondo voi?)

"Sometimes" 2005 @ Universal è quel "qualche volta" meglio abbassare il volume, "qualche volta" meglio non urlare, "qualche volta" stacchiamo i jack delle chitarre dai pedali (che consumano pure, lottiamo contro il surriscaldamento del globo).

La sua chitarra, la sua voce e la sua pelle (ma anche le sue palle direi), un uomo che cerca di esprimere i suoi dubbi e demoni in una forma pacata. "Your words are like knives", si lamenta Dallas parlando alla propria donna, perché farsi del male? E con le armi taglienti il ragazzo deve aver avuto qualche problema se in "Save Your Scissors" prega Lei (o Lui, non si sa mai) di preservare le forbici per la pelle di qualcun altro, la sua è troppo sensibile.  Sembra di vederlo seduto sullo sgabello che pizzica, plettra e assola (??) mentre la voce a volte va, a volte viene. Entrare nel disco è come uscire dal resto, non sentivo qualcosa del genere da anni e se l'ho sentito dormivo preso dalla noia. Qui il rischio è di addormentarsi ma col sorriso stampato sulla bocca o con una lacrima a bagnare il cuscino.

Pelle e ferite, parole e tatuaggi. Il disco è lacerante e personalissimo. A volte troppo insistito negli accordi ma una sensazione, una ferita, ci mette troppo tempo per sparire. E' così che va la vita, quella di Dallas in particolare, viaggiando e pensando, soffrendo e rimuginando. "Hello I'm In Delaware" e "Comin' Home" sembrano cartoline di un pentito che vuole tornare indietro ma che ha paura di sbagliare di nuovo ("How many hearts will die tonight... But I will see you again..") o della verità che lo aspetta al ritorno ("But I have just one last question, will it be my heart or will it be his?"). Parlare o non parlare, dirti "Ti amo" o fare il duro? E se ti perdo per questo motivo? ("In The Water, I Am Beautiful"). Ma non sono un uomo semplice, e se fossi semplice staresti lo stesso al mio fianco? ("Sometimes (I wish)"). Domande che chiunque abbia un cuore si è posto.

Un disco semplice e toccante. Onesto e diretto. La chitarra di Green scalda il cuore e le orecchie come solo le parole di un cuore infranto possono fare. Per chi ama o per chi non ha il coraggio di rifarlo.

Carico i commenti... con calma