Cinefili, progghettari, metallari o qualsiasi altra cosa voi siate, accorrete! Lo spettacolo andato in scena presso il Magnolia di Milano, ovvero il circolo Arci ospitato all'interno della cornice dell'Idroscalo, è davvero di quelli da non perdere. Per festeggiare i quarant'anni di "Profondo Rosso", uno dei grandi classici del cinema "de paura" tricolore e non solo, il buon Claudio Simonetti, uno che di "musica orrorifica" ne sa qualcosa, sta da qualche tempo portando in giro il suo personale tributo a quella pellicola che, oltre a lasciare il segno nella cinematografia italiana, di fatto lanciò i Goblin, ancora oggi una delle formazioni più popolari della scena rock di quegli anni.
A riscontro del costante consenso riscosso dal gruppo romano basta dare uno sguardo intorno e vedere chi è accorso alla serata, ovvero vecchi leoni dell'era prog, ventenni con il pallino degli anni Settanta e metallari assortiti, segno evidente che la musica di Simonetti e soci continua a regalare più di un brivido, oggi come allora.
L'evento, inoltre, è anche un modo per ricapitolare quella che è l'attuale situazione in casa Goblin, anzi, verrebbe da dire, nelle "tante case Goblin". Il gruppo, scioltosi e riformatosi più volte, ha da sempre avuto una storia discografica estremamente frammentata, a volte con singoli musicisti che, di fatto, usavano lo storico marchio per presentare quelli che a tutti gli effetti erano lavori da solisti. A ciò si vanno poi ad unire vari gruppi, guidati di volta in volta da alcuni dei membri storici, che con gli anni hanno fatto riferimento, all'interno del proprio nome, alla storica formazione romana, come i Back To The Goblin o i New Goblin, tutti gruppi che, regolarmente, tenevano concerti e registravano album. Se la situazione, per chi non è troppo addentro alle vicende dei musicisti di "Profondo Rosso", potrebbe già risultare piuttosto confusa, basti pensare che al momento sono ben tre i gruppi che usano il nome Goblin, ovvero i Goblin 4, composti da Massimo Morante, Maurizio Guarini, Fabio Pignatelli ed Agostino Marangolo, di fatto una reunion, senza Simonetti, della formazione che incise "Roller" nel '76, i Goblin Rebirth, progetto parallelo della sezione ritmica dei Goblin 4, ed infine questi Claudio Simonetti's Goblin, con cui con Simonetti porta avanti la sua carriera da un paio di anni a queste parte. Confusi abbastanza? Non c'è da stupirsene.
Se a ciò poi si aggiunge che raramente i Goblin, in tutte le loro incarnazioni, calcano le assi di un palco, e che quando succede di solito si tratta di un palco americano o nord europeo, e che stasera c'è in programma la sonorizzazione dal vivo dell'intero film "Profondo Rosso", è chiaro che non si può davvero mancare. Bruno Previtali e Titta Tani, già con Simonetti ai tempi dei Daemonia e dei New Goblin, vanno a completare la formazione che si esibisce stasera. La spettacolo, per la sua natura, forse sarebbe più adatto ad un teatro o ad una sala cinematografica ma lamentarsene sarebbe fuori luogo. Le immagini scorrono e Simonetti e i "suoi" Goblin accompagnano le varie sequenze, così come accadeva nel 1975, senza cambiare una nota. Se gli intervisti dei musicisti sono per forza di cose concisi, va riconosciuto comunque come già ai tempi il gruppo avesse uno stile molto variegato, alternando brani più atmosferici ad altri maggiormente concitati, ma allo stesso tempo riconoscibile, con pezzi che oscillavano tra atmosfere cupe ed orrorifiche ad altri maggiormente vicini a sonorità funky, a dimostrazione del talento degli artisti al tempo coinvolti, tutte persone che infatti, scioltosi il gruppo originale, non ebbero certo problemi a farsi strada nel panorama musicale nazionale.
Se la scena conclusiva di "Profondo Rosso", quella dell'ascensore tanto per intendersi, viene accolta con un'ovazione generale, a dimostrazione di come l'accoppiata musica/immagini sia assolutamente riuscita, va detto che i Nostri non si fermano certo qui, deliziandoci per un'altra ora buona con vari classici della carriera di Simonetti, con o senza i Goblin. Vengono riproposti "Roller" ed "E Suono Rock", tratti rispettivamente dall'album omonimo e da "Il Fantastico Viaggio del Bagarozzo Mark", tra i pochi lavori dei Goblin d'annata a non essere legati a pellicole cinematografiche, così come "Suspiria", altro classico del gruppo romano. I brani tratti da colonne sonore, per restare in linea con il tema della serata, vengono ovviamente accompagnati da collage di scene dei film originali: ecco quindi che le note del già citato "Suspiria" accompagnano le sinistre vicende della scuola di ballo del film omonimo e "Zombi-L'alba dei Morti Viventi" è l'occasione per rivedersi qualche estratto dal capolavoro di George Romero. "Tenebre", con il motivetto "paura-paura-paura", ci porta già negli anni Ottanta, con l'elettronica che iniziava a farla da padrona, mentre invece "Demoni" va a pescare nella produzione da solista di Simonetti. Il gran finale è affidato a "Phenomena", uno degli ultimi lavori a nome Goblin prima del lungo "letargo" degli anni Novanta. E proprio sulle note di "Phenomena" ci si rende conto che, tra sonorizzazione del film e concerto vero e proprio, Simonetti e i suoi hanno offerto uno spettacolo di quasi tre ore di durata, pregno di suspence e passione, assolutamente in linea con quanto ci si aspetta da un marchio storico come quello dei Goblin.
La serata è stata anche l'occasione per presentare in anteprima il cofanetto celebrativo del quarantennale di "Profondo Rosso" contenente, oltre al lavoro originale, anche la rivisitazione effettuata da questa versione del gruppo romano. Se la colonna sonora del film di Dario Argento è ormai un classico, ed un tributo era più che appropriato, dall'altra parte c'è la curiosità di ascoltare, da parte di questi Goblin, anche musica nuova, così come è accaduto, con ottimi riscontri di critica e pubblico, negli ultimi mesi con i Goblin 4 ed i Goblin Rebirth, entrambi freschi di nuove produzioni discografiche. Nel frattempo, come al solito, il consiglio è sempre lo stesso, ovvero di non perdersi Claudio Simonetti e i suoi se passassero dalle vostre parti, anche perché, visti i pochi concerti da sempre in programma, una loro esibizione dal vivo è davvero un piccolo evento.
Claudio Simonetti's Goblin:
- Claudio Simonetti, tastiere
- Bruno Previtali, basso e chitarra
- Titta Tani, batteria
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