Mi ha incuriosito un regista che sosteneva la meraviglia di questo film. E' un film di guerra e di azione in Iraq, principalmente, basato su una storia vera. Realistico nella riproduzione delle morti per colpo in testa. Fosse solo questo. Il cecchino pluridecorato, recordman di nemici uccisi, finge il travaglio per non saper scegliere se fare il patriota compulsivo senza scadenza o tornare a esercitare il padre di famiglia. Clint Eastwood, è un regista decente quando traspone storie in cui non emerge il suo lato fascio, macho, impulsivo, vendicativo e reazionario, qui canna e torna alla filosofia di Callaghan, non però l'ordine pubblico bensì la patria ad essere in pericolo. Sui titoli di coda, per confermare l'onore all'eroe, scorrono le vere immagini del funerale solenne e pubblico. Non importa se ne uccidi a centinaia purchè stia dalla parte della patria. quindi la guerra è bella anche se fa male e torneremo ancora a cantare e a farci fare l'amore dalle infermiere. Essendo un film d'azione non ti annoia e ti tiene sulla storia.

Quindi lo consiglio agli amanti del genere. La filosofia, la morale soffusa è detestabile.

Di Clint Eastwood regista narrativo e non umorale vi consiglio Mystic River, Lettere da Iwo Jima. Si può anche vedere Gran Torino (da sorvolare su qualche picco di reazionarismo, machismo, sbruffonismo).

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Altre recensioni

Di  tersite

 “La più grande dichiarazione contro la guerra che un film possa fare è mostrare i danni che produce alla famiglia e alle persone che tornano alla vita civile.”

 “La gloria è qualcosa che certi uomini inseguono e in cui altri si imbattono per caso, ed è un gesto nobile ma quand’è che la gloria svanisce e diventa una crociata sbagliata?”