Pochi giorni fa ha compiuto 80 anni. Un lungo periodo di tempo in cui l'icona americana, da una sconosciuta serie televisiva intitolata Rawhide, è arrivata alla corte del nostrano Sergio Leone, diventando uno degli attori western più famosi di ogni tempo. Dopo la cosidetta "trilogia del dollaro" e altre apparizioni cinematografiche, Clint ha deciso di mettersi dietro la macchina da presa, partecipando però attivamente a diversi lavori anche nel ruolo di attore. E' questo il caso di "Il texano dagli occhi di ghiaccio", uno dei suoi western più conosciuti, prodotto nel 1976. Il secondo western dopo lo splendido "Lo straniero senza nome", forse il primo vero film che ha consacrato Eastwood come cineasta.

La vicenda si delinea nelle campagne del Texas, dove Josey Wales (Clint Eastwood) vive una vita tranquilla con la sua famiglia. Arriva il giorno però che dei guerriglieri nordisti, distruggono casa e famiglia e Josey, ormai solo, decide di combattere personalmente la sua guerra, che poi è la guerra di tutti, schierandosi al fianco dei sudisti.

Josey Wales inizia una guerra solitaria a tutti coloro che in nome dell'esercito americano stuprano, uccidono e poi se la passano liscia. La sua storia diventa l'imperterrito opporsi a chi con un atto barbarico ha posto fine alle innocenti vite dei suoi familiari. Giorno dopo giorno egli fugge dal suo passato, ma anche da coloro che lo vogliono morto. L'esercito pone su di lui una taglia che invita i cacciatori a cercare di catturare il famigerato Josey Wales. Il suo nome diventa leggenda, la sua storia mito. Il motivo fondamentale che muove la sua anima è la vendetta. Il western della vendetta finisce però con il trasformarsi western della caccia all'uomo. Josey Wales è braccato continuamente, trova pochi personaggi sul suo cammino disposti ad aiutarlo. Vive "on the road" da ricercato moderno, uccidendo per non essere ucciso.

Tutto questo fino alla decisione di fermarsi in un fortino, subito dopo aver stretto "alleanza" con le locali tribù, nella scena forse più rappresentativa del film. "I governi non vivono insieme, gli uomini si".

La vita di Josey Wales è forse tornata alla normalità, ora prova addirittura dei sentimenti. Egli non può però rifuggire da un passato che è ancora presente, che vede ogni giorno nella desolante Guerra di Secessione.

Un western che assume il carattere di crepuscolare nella costante presenza del passato/presente di Josey, ma che è anche indissolubilmente legato allo spaghetti di Sergio Leone per una persistente presenza della violenza e di battute tipicamente leoniane.

Josey Wales sputa perchè è solo. Sputa perchè gli fa schifo questo mondo e la sua violenza. Sputa perchè è ancora costretto a lottare...

"L'onestà è negli uomini".

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