Capucine e Peter O' Toole:
"Chi l'avrebbe mai detto? In ascensore!"
"E' il posto più sicuro del mondo, purchè il peso complessivo della coppia non superi i trecento chili."
La prima opera di Woody Allen portata sul grande schermo, un film semplicemente folle, un calderone immenso di gag surreali e figure incredibili, un cast eccezionale per una commedia folgorante diventata presto un cult.
"What's New Pussycat" uscito nel 1965 è il primo passo della straordinaria carriera cinematografica del regista di New York, è un'opera bizzarra in cui non tutte le trovate sono geniali ma il ritmo che viene creato al suo interno contribuisce a mascherare un po' l'inesperienza cinematografica dell'autore che per la regia si affida infatti a Clive Donner. Allen prende in giro la commedia erotica, o meglio un certo modo di fare cinema leggero della seconda metà degli anni'60, la trama è esile ma perfettamente funzionale alla riuscita del film che alla fine riesce a non essere una semplice sequenza di situazioni, che è il più grande difetto dei film fatti dai comici che vengono dalla televisione. Allora, Michael James (Peter O'Toole) è un casanova senza speranza, tutte le donne che incontra non possono resistergli, siccome deve sposarsi con la graziosa Carole (Romy Schneider) si rivolge ad uno psicanalista geniale ed eccentrico (Peter Sellers) perchè possa aiutarlo a risolvere il suo problema; ma alla fine più che guarire Michael tenterà in tutti i modi di imparare il più possibile per assomigliarli, in modo da liberarsi della robusta moglie e poter così conquistare Renee Lefebvre (Capucine) una sua paziente. Allen interpreta Victor, un'amico di Michael innamorato di Carole, senza soldi e senza fascino si guadagna da vivere come costumista in un locale di spogliarelli.
Girato a Parigi in pieni anni '60 questo film è un piccolo assaggio delle capacità comiche di Allen; se l'inizio è tutto legato all'incontenibile vena di Peter Sellers, il resto è tutto dominato dalle altre figure, che interagendo realizzano un climax molto particolare che si evolve in situazioni grottesche ironiche e nel complesso riuscite. Già in questa pellicola ci si rende conto che Woody Allen è già in grado di realizzare un film corale senza troppa difficoltà, deve logicamente fare ancora molta esperienza e il suo primo film da regista, "Take The Money And Run", sarà molto diverso da questo e con un taglio più semplice ma egualmente efficace. Riesce a dare spazio a tutti i suoi personaggi, figure dominate dalle loro nevrosi e problemi (quasi tutti di natura sessuale), che popolano settimanalmente le sedute comuni con il professore Fritz Fassbender (Sellers), li fa interagire e li conduce al folle finale, il primo capolavoro di immagini e comicità splastick tanto cara all'Allen del primo periodo.
Alla fine una commedia carina che rimanda un poco a certi film un po'eccentrici e fuori dagli schemi del periodo, mi è venuto in mente subito "Paris When It Sizzles" dell'anno prima, e pensandoci bene la naturale verve comica di Audrey Hepburn in questo film ci sarebbe stata benissimo.
P.S: titoli di testa e di coda molto belli, musiche di Bacharach e tema cantato da Tom Jones.
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